Fernandez (Racing): “Convinsi Lautaro a rifiutare il Real Madrid. Ricorda Aguero, può segnare 500 gol”
Il presidente del Fútbol amateur e Infantil del Racing racconta l'evoluzione del ToroLa storia calcistica di Lautaro Martinez è davvero affascinante, perché di talenti di questo calibro è davvero difficile vederne in giro di questi tempi. Come raccontato dal presidente del Fútbol amateur e Infantil del Racing de Avellaneda, Adrián Rubén Fernandez, il Toro venne infatti scoperto solamente a fine 2016, prima di sbarcare nella prima divisione argentina ed imporsi con una facilità impressionante. Nel giro di quattro anni, il centravanti dell’Inter, è riuscito già a mettersi in luce in un campionato complicato come quello italiano e attrarre a sé i migliori club del mondo. Ma, prima dei nerazzurri, c’erano stati dei contatti molto avanzati con il Real Madrid, come spiegato da Fernandez ai microfoni di AS:
Quando avete notato Lautaro?
“Lo vide Fabio Radaelli nel mese di novembre 2016 a Bahia Blanca, in un provino con il Club Liniers. Lautaro durante la settimana venne al Racing e in 20 minuti lo abbiamo acquistato”:
Lei fa parte del dipartimento professionale del club, qual è stata la reazione?
“Si immagini, è stata una cosa incredibile. La qualità che aveva nel controllo di palla, buon feeling con entrambi i piedi e non parliamo del gioco aereo. Era una meraviglia ed è stato capace di seguire nella crescita che gli auguravamo”.
Cosa le ha detto quando il Real Madrid provò ad acquistarlo?
“L’ho convinto a rifiutare. Dicevo a Lautaro che non aveva ancora dimostrato niente al Racing e già gli arrivavano offerte importanti. Lui già sapeva che aspettare sarebbe stato meglio sia per lui stesso che per il club. La sua testa è sempre stata brillante, anche il quel momento”.
Meglio nel Barcellona o nel Madrid?
“Si troverebbe bene ovunque, ma credo che nel Barcellona sarebbe più decisivo per i calciatori che si trova alle spalle e per stare al fianco di Messi. Cerca bene gli spazi e non sbaglia. Il Barcellona è una squadra di possesso e credo che lì starebbe meglio, ma giocherebbe bene ovunque”.
E’ l’erede naturale di Suarez?
“Luis ha dimostrato di essere un gran calciatore, ma sarebbe l’ideale. Lautaro è capace di affrontare qualsiasi sfida, come sta facendo proprio all’Inter”.
Quanti gol farà in carriera?
“Segnerà circa 400-500 gol in tutta la carriera. In tutte le categorie del Racing ha dimostrato di essere un autentico killer e non è solo questo, ma sa anche difendere quando la squadra ne ha bisogno”.
A chi somiglia come calciatore?
“E’ il futuro Aguero del calcio mondiale per qualità, fisico e modo di giocare. Tempo al tempo, ma questo lo dico da molto tempo”.
Infine, come si sta evolvendo il Racing?
“Abbiamo avuto grandi talenti come Vietto, De Paul Roger Martínez, Centurión, Gastón, Lautaro… Tutto ciò grazie al lavoro di pochissime persone. 12 fa non era così. Io mi occupo della gestione il denaro ricavato dal talento e contiamo già oltre 100 milioni di dollari”.
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