Mancini: “Il ritorno all’Inter? Avrei dovuto fare più attenzione. Mie le basi del Triplete di Mou. Chiesa? Deve alzare l’asticella”
Anche il ct della Nazionale si presta alle interviste in diretta socialL’impressione è che, la scelta di tornare all’Inter, Roberto Mancini, non la rifarebbe: e questo, probabilmente, non è mai stato un mistero, anche se oggi ne è arrivata la conferma ufficiale, direttamente dalla bocca del tecnico. Il ct della Nazionale, infatti, intervistato in diretta Instagram da Andrea Elefante, sui canali de La Gazzetta dello Sport, ha commentato così la sua seconda esperienza in nerazzurro: “Avrei dovuto fare più attenzione, ho creduto a quello che mi dicevano. Però siamo stati in testa per diversi mesi alla Serie A e forse con più tempo saremmo arrivati a dama. Non è stato così, il calcio è questo e non ammette ‘se’…”.
Un epilogo, quello della sua storia (complessiva) all’Inter, che non cancella quanto di buono fatto nella prima esperienza, quella immediatamente precedente al biennio di Mourinho e del Triplete: “Con me avevamo costruito una squadra molto forte, ma poi sono stati aggiunti 4-5 calciatori determinanti – ha dichiarato – Credo che l’Inter prima o poi ci sarebbe arrivata comunque a vincere la Champions con quel ciclo inaugurato da me. Anche se il merito va indiscutibilmente a Mourinho”.
Mancini, poi, si concentra sul tema caldo di questo periodo: la ripresa o meno dei campionati. “Come ct della Nazionale potrei dire che una mancata ripresa del campionato possa essere anche egoisticamente un vantaggio, perché così tante gare di fila sono pesanti e mancherà il riposo fondamentale per evitare infortuni e cali di rendimento poi con la maglia azzurra – ragiona – Ma so bene che i miei giocatori vogliono tornare in campo e quindi spero per loro che si torni a giocare presto. Per quanto riguarda l’Italia, abbiamo un buon gruppo e il merito va ai ragazzi”.
Sugli impegni della Nazionale nei prossimi mesi: “A settembre ci saranno tantissime partite, tra Nations League e qualificazione al Mondiale 2022: non sarà così semplice, avremo bisogno di tanti giocatori, convocando magari qualcuno in più dei soliti 23-24. Avremo di sicuro qualche problema in più, ma io mi auguro che la squadra continui a giocare come stava facendo, con quella qualità che piace alla gente e ovviamente continuando a vincere”.
Infine, Mancini regala anche una battuta di mercato su uno dei profili che – di qui all’Europeo – si giocheranno molto in termini di carriera e di successo personale: si tratta di Federico Chiesa, un calciatore che ha molto mercato e che interessa – e non poco – anche all’Inter: “Chiesa è un altro calciatore che ha solo bisogno di alzare il livello. Magari anche con la Fiorentina, se migliorerà come squadra. Non significa che deve cambiare”.
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