Zanetti a tutto campo: “Il mio futuro, Del Piero e quando riguardo la Champions del 2010…”
“Una maglia diversa da quella dell’Inter? No, non mi vedo da un’altra parte. Quando chiuderò la mia carriera sarà indossando la maglia dell’Inter” un altro giuramento di fedeltà, un’altra promessa di eterno amore per i colori nerazzurri, un’altra volta ancora Javier Zanetti si dimostra capitano, bandiera e grande uomo. Un grande uomo che, alla soglia dei 39 anni, dopo 16 stagioni e tanti successi con l’Inter, ha ancora la voglia di giocare come al suo arrivo nel ’95 e conserva la freschezza atletica del 22enne che arrivò a Milano dal Banfield. E a chi gli chiede quale sia il suo segreto, la risposta è spontanea: “Non c’è nessun segreto. Mi godo ogni attimo della giornata con la mia famiglia ed a livello fisico, oltre alle sedute di allenamento, correre dietro ai bambini aiuta (ride)”.
Queste le parole del capitano che, nell’intervista rilasciata a Sportal.it, parla anche del suo futuro: “Voglio essere utile all’Inter e quando mi renderò conto che non lo sarò più in campo, cercherò di rendermi utile in un altro modo, ma sempre all’Inter“. E quando si ritirerà, un’altra bandiera verrà a mancare all’intero mondo del calcio: “Le bandiere stanno finendo, siamo rimasti io e Totti. Prima Maldini ed ora Del Piero. Alex è un grande uomo ed un giocatore straordinario per tutto il calcio. Nessuno potrà metterlo in dubbio”.
Un inevitabile sguardo al passato poi ed alla Champions League vinta nel 2010 che il capitano porterà sempre nel cuore: “Una vittoria fatta da noi e noi solamente. Un?impresa che, tra qui a 10 anni, vivrò ancora con più emozione. Continuo a riguardare il momento in cui alzai la coppa ed ogni volta mi emoziono perché ripenso a quei momenti.“
Qualche parola sul presente e sulle strategie dirigenziali quindi: “Condivido che si debba puntare sui giovani. E’ giusto dare spazio ai giovani”.
Infine, Zanetti parla delle sue iniziative che da sempre lo vedono impegnato nel sociale: “La Fondazione Pupi è una delle cose più importanti che sia riuscito a fare nella mia vita. Non pensavamo di crescere cosi tanto. La Fondazione Leoni di Potrero a Milano si occupa di far crescere i ragazzi giocando a calcio, con quote d’iscrizione molto basse per permettere a tutti di iscriversi”.