Inter, vittorie figlie dei titolari: ecco il cerchio della fiducia di Mancini…
Roberto Mancini ha scelto i suoi titolari, sempre presenti negli ultimi match e i risultati sono dalla sua parte: questa la struttura portante dell'InterLa batosta dello Juventus Stadium è servita per ripartire. Da lì in poi 4 risultati utili consecutivi e La Gazzetta dello Sport ha analizzato sette partite per capire i meriti dei singoli, della squadra e di Mancini. Il primo fattore condizionante risponde al nome di Ivan Perisic, il croato sta dando una grossa mano alla causa nerazzurra, fondamentale in entrambe le fasi di gioco e titolare in 5 di questi incontri: “E le uniche due volte in cui è subentrato dalla panchina – contro la Fiorentina e la Juventus in campionato – sono spuntate le sconfitte. Coincidenze? E occhio a un’altra, questa più figlia degli acciacchi che altro: in queste sette partite, Stevan Jovetic è stato visto solamente per 3’ più recupero nella gara contro la Samp. Trattasi di sparizione”.
Ma ecco delineatasi la tanto richiesta schiera dei “titolarissimi”, a farne parte sono: Medel, Miranda, Murillo, Nagatomo, D’Ambrosio, Brozovic, Kondogbia e ovviamente Handanovic. Se questa è la colonna vertebrale dell’Inter di Mancini, vediamo chi sono stati i più impiegati nel reparto avanzato: “Con Perisic in campo — si legge — l’Inter è cambiata, con Ljajic è migliorata, Icardi è tornato al gol ed Eder non ha ritrovato la rete ma il campo lo ha saltato solamente una volta (panchina col Palermo). I moduli? Tre: 4-3-3, 4-4-2 e 4-2-3-1. Il cambiamento vero di Mancini – e molti si sono chiesti perché non l’abbia fatto prima – è stato bloccare i giocatori più che il sistema. Una sorta di cerchio della fiducia dal quale sono usciti in diversi, da Jovetic a Melo fino a Telles e Santon“.