Conte in conferenza stampa: “Mercato concordato con la società. Eriksen valore aggiunto, Vidal è pronto. Su Perisic…”
Il tecnico leccese parla per la prima volta in questa stagioneSarà la primissima uscita pubblica quella di Antonio Conte che avverrà tra pochi minuti in diretta da Appiano Gentile. Il tecnico leccese, in conferenza stampa insieme all’amministratore delegato Beppe Marotta, risponderà infatti alle domande dei giornalisti collegati solamente in streaming (causa restrizioni Covid) a partire dalle 14.00. Sarà ovviamente l’occasione per trattare i fatti avvenuti nel famoso vertice di Villa Bellini dello scorso mese, ma anche per presentare la prima gara ufficiale dell’Inter che farà il proprio esordio in campionato sabato sera a San Siro contro la Fiorentina. Potrete seguire come sempre tutte le parole dell’allenatore in diretta nella cronaca testuale di Passione Inter.
Stagione – “Abbiamo lavorato molto bene e sono soddisfatto dell’atteggiamento dei calciatori. Non abbiamo avuto molto tempo perché abbiamo finito tardi ad agosto, ma abbiamo fatto bene sotto gli aspetti dell’attitudine e della voglia. Siamo pronti per iniziare questo nuovo campionato, difficile per tanti aspetti. La nostra ambizione deve essere quella di confermare la nostra credibilità anche internazionale, dopo la finale di Europa League. Cercheremo di fare del nostro meglio”.
Gap con la Juventus – “Se parliamo di esperienza, Vidal e Kolarov ne portano sicuramente. Hakimi ha 21 anni, sta facendo una carriera importante. In accordo con il club e la società, abbiamo valutato ed adottato una strategia che tiene conto dei costi-ricavi in questa situazione particolare per tutti. Siamo attenti alle opportunità, lavoriamo in totale serenità e sintonia, sapendo che vogliamo consolidare la nostra credibilità conquistata l’anno scorso che ci ha visti arrivare secondi in Serie A e in finale di Europa League. La strada intrapresa è quella giusta, il percorso continua facendo fronte anche a situazioni particolari come la recente pandemia”.
Stato d’animo – “Non ci sono state incomprensioni, bensì confronti. Ci sta che ognuno esponga vedute differenti, punti di vista che possono anche non convergere. L’importante è mantenere la lealtà e l’onestà, che con il club ci sono sempre state. Io continuerò a fare quello che so fare meglio con i calciatori. Sarà una stagione molto più difficile”.
Livello – “Nei percorsi di crescita è inevitabile si debbano fare delle valutazioni volte a migliorare le situazioni in essere oggi. Da parte di tutti c’è la volontà di migliorare in tutte le aree di competenza e di questo sono molto contento. In questo modo si trova sempre una soluzione, rimaniamo tutti quanti insieme per il bene dell’Inter“.
Eriksen – “Se è un valore aggiunto? Lo sono tutti quelli che sono qui. Da Christian a Pirola, tutti possono portare un valore aggiunto e sono molto contento di avere questo tipo di calciatori, che sono anche ottimi ragazzi. Giocheremo 60-65 partite, quindi tutti devono dare il loro contributo”.
Vidal – “Arturo sta bene e si è presentato in buone condizioni fisiche. Lo conosco, ma al tempo stesso ora facciamo cose nuove rispetto a quando era un mio calciatore. Ha grande mentalità, può fare tutto: il centrale, l’interno, il trequartista, il play. Siamo contenti di averlo qui”.
Percentuale possibilità di vittoria – “È difficile fare pronostici. L’anno scorso mi avevate chiesto il motivo per il quale ho sposato il progetto Inter e la risposta verteva sulla percezione di poter vincere, seppur minima. Avevo ragione, visto che siamo arrivati molto vicini a vincere qualcosa e comunque siamo stati protagonisti sia in Italia che in Europa League. Io sono molto duro con me stesso e capita che mi dimentichi di godermi un percorso, secondo me ottimo. È chiaro che quando senti la possibilità di vincere, cerchi di fare di tutto per arrivarci. Devo forse imparare a godermi di più il cammino”.
Cosa manca per l'”obbligo” di vincere – “Penso che nessuna squadra abbia l’obbligo di vittoria, perché nessun allenatore può assicurare al 100% di riuscire a vincere. Squadre come l’Inter hanno l’obbligo di essere protagoniste e competitive fino alla fine, quello sì. Tante volte è anche la dea bendata che porta a vincere o non vincere qualcosa, penso ad esempio alla finale di Europa League. Un pizzico di fortuna ci vuole sempre”.
Hakimi in campo – “Sicuramente affrontiamo una squadra secondo me forte e che si è mossa molto bene sul mercato. Hanno confermato un allenatore molto preparato, perciò sarà una gara che richiede grande attenzione. Achraf ha potenzialità importanti, inevitabile ci voglia un po’ di tempo per entrare in determinati meccanismi. Non dimentichiamo che noi siamo molto attenti anche alle dinamiche difensive. Giocheremo tre gare ravvicinate: alcune le giocherà dall’inizio, altre no”.
Pirlo – “Nutro grande affetto per Andrea, per l’uomo e per il professionista. Per il resto saremo avversari, e vedere che alcuni miei ex calciatori diventano allenatori porta a pensare che il tempo stia passando per me! Sono contento per lui e per l’opportunità che gli è stata data”.
Perisic – “Sono contento per le vittorie e i successi di Ivan al Bayern Monaco. Adesso è qui con noi nuovamente con grande voglia di aiutarci e giocare per la squadra. Sono contento che lui abbia questa voglia e questo entusiasmo, sono aspetti che semplificano il lavoro dell’allenatore“.
Kanté come Lukaku – “Sono cambiati i tempi, tante cose. In quel momento Romelu era importante e non solo per me, ma anche per Marotta ed Ausilio. Così siamo riusciti a prenderlo e penso che alla fine abbiamo avuto ragione. Diciamo che queste operazioni ci danno maggiore credibilità. Sappiamo qual è la nostra strategia, ciò che la proprietà ci ha comunicato. Penso che quando si è chiari e diretti, non si può far altro che trovare giovamento dalla situazione che si conosce alla perfezione. Siamo uniti e coesi, pronti a cercare nuove soluzioni per il bene di questo club”.
>>>Sostienici su Patreon per avere accesso ai contenuti esclusivi<<<