Klinsmann: “Inter favorita ma attenzione a questo Borussia. Mi rivedo in Lautaro, Conte vincerà. Su Hakimi…”
Il Borussia Moenchengladbach è la squadra alla quale l'ex attaccante nerazzurro ha segnato più gol in carrieraJurgen Klinsmann, ex attaccante dell’Inter, si è concesso ai microfoni de La Gazzetta dello Sport per presentare il match di Champions League in programma questa sera tra i nerazzurri e il Borussia Moenchengladbach, club alla quale il tedesco ha segnato più gol in carriera.
Ecco le sue parole: “Il Borussia è un’ottima squadra, ha un impianto di gioco solido, i giocatori vanno in campo con le idee chiare. La qualità di calcio è elevata, la stagione scorsa fece una prima parte di campionato eccezionale. L’Inter è favorita, è superiore, ha individualità di gran livello. Ma bisognerà avere grande rispetto per gli avversari, non è solamente un modo di dire: nel Gladbach ci sono giocatori giovani ma con grande entusiasmo, cosa che può risultare pericolosa per Conte”.
L’Inter di Conte: “Vedo una squadra pronta per vincere, per come è stata pensata e costruita. Per me Lukaku e compagni possono alzare un trofeo in questa stagione, in fondo già lo scorso anno ci sono arrivati molto vicino con l’Europa League. Gli ingredienti ci sono tutti: adesso sta ai giocatori e all’allenatore mostrare il loro valore, far vedere di cosa sono capaci”.
Su Hakimi: “Non è un calciatore che si può scoprire adesso. Fa la differenza, aggiunge qualità all’Inter e non solo velocità. Riduttivo dire che Hakimi sia all’altezza dell’Italia: è molto di più, è un giocatore da Champions League“.
Il paragone tra Serena-Klinsmann e Lukaku-Lautaro: “Mi rivedo in Lautaro, certamente più in lui che in Lukaku. Tra di loro durante le partite noto un grande feeling, si percepisce anche da fuori, sono la certezza più grande di questa Inter. Lukaku non sarà sempre stilisticamente perfetto, ma è utilissimo in qualsiasi tipo di partita. Di Lautaro che cosa dire? Ha tutto del campione top, del resto se arrivi ad essere cercato dal Barcellona sul mercato non può essere un caso. Sarà una costante del calcio europeo dei prossimi anni, buon per l’Inter”.
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