Milano, il declino della nobiltà. Un altro anno senza Champions per Inter e Milan
Si profila un altro anno per le Milanesi lontano dalle competizioni europee. I bei tempi in cui il calcio italiano dominava in Europa sono ormai un ricordo lontano‘Noblesse oblige’, ossia da uno stato di nobiltà ci si attende un comportamento altrettanto nobile. Purtroppo per la Milano calcistica la nobiltà, intesa come risultati importanti in Italia e soprattutto in Europa, stenta a farsi riconoscere. Dando per scontata l’esclusione dalle prime tre posizioni alla fine del campionato, per il Milan questo sarà il terzo anno senza Coppa dei Campioni. Il dato è clamoroso perché, come scrive la Gazzetta dello Sport: “da quando la Coppa Campioni ha lasciato spazio alla nuova denominazione (1992-93) avevano fallito l’ingresso solo cinque volte”.
Se il Milan piange, l’Inter di certo non ride dato che, continua la GdS: “arriverà nel 2016-17 al quinto anno senza Champions: 60 mesi. E se è vero che i nerazzurri hanno giocato la prima coppa col nuovo formato nel 98-99 (fino ai quarti), il loro trionfo è più recente (2010). Dal 2002 fino al 2011-12 non hanno mai mancato una partecipazione, arrivando in semifinale nel 2003, proprio contro i cugini rossoneri. Quello resta il momento più alto di Milano in Champions nella storia moderna, e forse anche dell’Italia: la Juve era l’altra semifinalista. Dopo Madrid, Mourinho e il Triplete arrivano una difesa del titolo chiusasi con la sconfitta della squadra allenata da Leonardo ai quarti con lo Schalke (clamoroso 2-5 a San Siro) e poi con gli ottavi, dodici mesi dopo, fatti fuori dal Marsiglia. Allora sembrò un momento decisamente basso. Purtroppo il peggio doveva ancora venire. Il tunnel, per le milanesi, inizia a essere lungo: la luce si intravede spesso in autunno, ma si spegne inesorabilmente a primavera. Luci, San Siro: non tiriamo fuori Vecchioni, che viene la malinconia”.