STAGIONE 97/98: L’Europa sorride all’Inter, l’Italia no.
STORIA – E’ il 15 luglio del 1997 quando un serial killer uccide, davanti alla sua abitazione di Miami, lo stilista italiano Gianni Versace. Il 31 agosto del 1997 muore in un incidente stradale la principessa Diana, insieme a Dody Al Fayed. Meno di una settimana dopo, il 5 settembre, muore anche il premio Nobel per la pace Madre Teresa di Calcutta. Nello stesso mese, a partire dal 26 inizia il terremoto in Umbria, con scosse che arrivano fino al nono grado della scala Mercalli provocando 15 vittime e numerosi danni. 5 ottobre dello stesso anno Max Biaggi è campione del mondo nella classe 250 di motociclismo per il quarto anno di fila. Il 10 dicembre Dario Fo vince il premio Nobel per la letteratura. Il 21 gennaio del 1998 incontro storico tra il papa Giovanni Paolo II e Fidel Castro a Cuba. Il 21 febbraio Deborah Compagnoni vince l’oro nello slalom gigante alle olimpiadi di Nagano. Il 14 maggio muore a 82 anni “The Voice” Frank Sinatra. Il 7 giugno Marco Pantani si aggiudica il giro d’Italia.
STORIA DEL CAMPIONATO – L’Inter è regina del mercato, con il trasferimento a Milano del “Fenomeno” brasiliano, Ronaldo, per una cifra vicina ai 50 miliardi di lire. Un campionato dettato dalla sfida tra l’Inter e la Juventus di Marcello Lippi che riesce ad essere campione d’inverno dopo il pareggio dell’Inter contro l’Empoli. Il girone di ritorno vede ancora protagonista il derby d’Italia tanto che sarà proprio questa partita, decisa nelle mille polemiche del rigore non dato all’Inter che determina la fine dell’inseguimento e il titolo di campione d’Italia per la Juventus. E’ l’anno di esplosione di una squadra friulana, l’Udinese, che con il 3-4-3 di Zaccheroni ha incantato gli amanti del bel gioco. Un centrocampo con giocatori che conosceranno anche i colori rossoneri come Helveg, insieme a un Giannichedda in versione “diga” permettevano alla squadra di resistere bene agli attacchi avversari. Con il regista Walem poi il pallone arrivava abilmente dalle parti del capocannoniere del campionato Oliver Bierhoff con 27 gol, due in più del più blasonato Ronaldo. Non solo il tedesco ma anche il brasiliano Amoroso a completare una squadra ben costruita da Pozzo e che ha in Poggi il giocatore più odiato dai collezionisti di figurine, essendo un vero e proprio introvabile.
JUVENTUS-INTR – Come era nell’aria lo scudetto doveva per forza passare dal derby d’Italia. Juventus-Inter, Del Piero contro Ronaldo. Tifoserie surriscaldate, tanti possibili protagonisti, ma a spiccare è l’unico che non lo dovrebbe mai essere: Piero Ceccarini, in arte, l’arbitro! Juventus Inter è la partita dell’anno e il primo a metterci il timbro è Del Piero con una grande, seppur fortunosa giocata che porta i suoi in vantaggio. L’Inter si affida ai lampi di Ronaldo e Simeone, con un tiro di Djorkaeff che però trovano sempre un attentissimo Peruzzi. Capita poi l’episodio di Ronaldo, travolto da Iuliano nell’indifferenza dell’arbitro che lascia correre, salvo poi fischiare un rigore subito dopo in favore della Juve. Del Piero verrà ipnotizato da Pagliuca ma il calcio giocato finisce qui, inizia la corrida e le polemiche che dureranno per anni.
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IL DERBY – Non solo dolori però perchè in questa stagione si è anche visto uno tra i migliori derby di Milano degli ultimi 15 anni. A farla da padrone di casa è il Milan di Fabio Capello ma fin da subito si capiva che gli uomini di Gigi Simoni avevano una marcia in più e così è stato. Un derby dominato dai colori nerazzurri con lo splendido gol in pallonetto al volo di Ronaldo che è passato alla storia insieme alla splendida doppietta di Simeone. Le parole non servono, le immagini parlano da sole, oggi come non mai queste immagini hanno ancora più gusto.
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LA COPPA UEFA – Ma la gioia più grande, la prima per il presidente Massimo Moratti, arriva in coppa Uefa, dove l’Inter trionfa a Parigi contro un’altra squadra italiana, la Lazio di Eriksonn. La finale la ricordo ancora molto bene, in ginocchio sulla poltrona di casa, mio papà che per la tensione non era ancora entrato in salotto e stava al piano di sotto a fumarsi una sigaretta e io che urlo come un pazzo perchè dopo solo 5 minuti Zamorano stava correndo per il campo con un’esultanza molto simile a quella di Milito nel derby di qualche anno dopo. Quando poi anche Javier Zanetti ha infilato Marchegiani con un gol da cineteca l’euforia era alle stelle e il gol di Ronaldo è stata la ciliegina sulla torta .
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