Inter, la rimonta è nel tuo dna: i precedenti europei fanno sperare
Il club nerazzurro stasera farà visita al Borussia M'GladbachPer conquistarsi sul campo l’aggettivo ‘pazza’, l’Inter di rimonte imprevedibili e prestazioni folli nel corso della propria storia ne ha dovute mettere in fila parecchie. Ed era prevedibile che il semplice auspicio formulato da Antonio Conte al suo arrivo a Milano (“Mai più pazza Inter”) nel primissimo colloquio ufficiale col presidente Steven Zhang, potesse non bastare ad eliminare una caratteristiche che probabilmente il club si ritrova nel proprio dna.
Questa sera, come scritto da La Gazzetta dello Sport, l’Inter contro il Borussia M’Gladbach dovrà così ispirarsi alla propria storia, all’essenza di una società abituata a rimonte quasi impossibili dopo essersi complicata la vita nel girone di andata ed aver aperto con una sonora sconfitta anche quello di ritorno. Tra le rimonte più importanti, ad esempio, va menzionata innanzitutto quella sul Liverpool nella semifinale di Coppa Campioni del 1965, quando il 3-1 dell’andata venne ribaltato col 3-0 di San Siro.
Nella stagione 1982/83 i nerazzurri passarono da un cocente 2-0 dell’andata contro il Bari al dilagante 5-1 del ritorno in Coppa Uefa. La stessa competizione in cui, ai sedicesimi dell’edizione 1990/91, l’Inter riuscì a capovolgere il 2-0 dell’andata conquistato dall’Aston Villa con uno strepitoso 3-0 al ritorno. Altre due rimonte storiche del club nerazzurro risalgono alla Coppa vinta nel 1998, contro Lione ai sedicesimi e Strasburgo agli ottavi, entrambi partendo da risultato di svantaggio.
Per arrivare ai giorni nostri, invece, come dimenticare l’incredibile doppio confronto degli ottavi di finale di Champions League contro il Bayern Monaco nel 2011 culminato proprio nel match decisivo in Germania. Dopo aver sconfitto i tedeschi in finale nell’edizione precedente, l’Inter si presentò al ritorno a Monaco dopo aver perso per 0-1 a San Siro all’andata. I nerazzurri passarono subito in vantaggio con Eto’o, ma Muller e Gomez ribaltarono completamente il risultato e si portarono sul 2-1. A metà ripresa Sneijder riaccese le speranze ed agguantò il pareggio, ma all’88’ Goran Pandev regalò l’apoteosi ai propri tifosi col 2-3 che valse la qualificazione.
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