Materazzi: “L’Inter ha tanta qualità, è obbligata allo scudetto. Eriksen? Non sempre è entrato con decisione”
Lunga intervista all'ex difensore nerazzurro, che parla dei temi caldiIntervistato da La Gazzetta dello Sport, Marco Materazzi ha fatto il punto sulla situazione in casa Inter, partendo dalla maggiore brillantezza mostrata nelle ultime uscite: “Con Sensi e Brozovic si vede, se giochi con Vidal, Barella e Nainggolan hai più quantità, ma senza rinunciare alla qualità. Questo rappresenta una forza, basta chiedere alla Fiorentina. In una partita puoi sbagliare formazione tre volte, trovatemi un allenatore che non lo consideri un vantaggio: purché sia bravo in quel tipo di gestione, che è importante al ruolo, meno quanto quella tecnica e tattica”.
Materazzi prosegue: “Serve la qualità. Ma quella la dà anche l’allenatore: se non fa per forza un cambio ruolo per se non toglie una punta per mettere Hakimi, come ha fatto contro il Napoli, ma aggiunge una punta. Però una punta in panchina devi averla, e domenica Sanchez non c’era. E però Eriksen quando entra deve farlo come contro lo Shakhtar. E non sempre l’ha fatto”.
Eriksen, colpevole o vittima? Materazzi risponde: “Ho sempre pensato due cose. La prima: aiutati che Dio ti aiuta, dunque se hai qualità in Inghilterra devi dimostrarle anche in Italia. La seconda: i trasferimenti a gennaio sono sempre un’incognita, Eriksen è partito a handicap. E a gennaio credo ripartirà, anche se dipenderà dalle opportunità. E dai piani del club”.
Sul Piano B: “E’ la prima cosa che ti insegnano a Coverciano: il tuo piano, e un’alternativa. Soprattutto in Europa la difesa a quattro è la soluzione migliore ma da lì, ahimé, l’Inter è già uscita. Però, insisto, le resta la qualità: tanta, molta più degli altri. Cambiare sistema, almeno ogni tanto, può aiutare a usarne il più possibile”.
L’ex difensore risponde alla domanda riguardante la possibilità di utilizzare la difesa a quattro dal primo minuto: “Ha già funzionato, non dall’inizio, con Fiorentina, Torino e Cagliari: siccome Conte non è uno stupido, starà facendo le sue valutazioni“.
Sul peso degli impegni europei: “Ognuno dice quel che gli fa comodo, a seconda che la giochi o no. io dico che per i metodi lavorativi di Conte allenarsi per settimane intere, senza altri impegni, sarà un grande vantaggio“.
Rispondendo alla domanda su chi passerà il Natale al comando: “Secondo me Conte“.
Poi a Materazzi chiedono se l’Inter è obbligata a vincere lo scudetto dopo l’eliminazione dalla Champions: “Veramente per me era obbligata anche prima…”.
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