Le PAGELLE di Fiorentina-Inter 1-2: Ranocchia quasi perfetto, Eriksen ‘benino’. Sanchez-Lautaro da incubo
Voti e giudizi sui calciatori nerazzurri aggiornati in tempo realeDopo diverse gare ravvicinate in campionato ora è tempo anche di Coppa Italia. In occasione degli ottavi di finale, la prima gara odierna vede protagonista l’Inter di Antonio Conte, che alle ore 15 scenderà in campo al Franchi di Firenze per affrontare la Fiorentina di Cesare Prandelli. Ecco qui di seguito, come di consueto, le pagelle della gara curate da PassioneInter, mentre sul nostro canale YouTube vi offriamo la live reaction della gara.
Le PAGELLE di Fiorentina-Inter 1-2
HANDANOVIC 6 – Assolutamente incolpevole sul gol, per il resto normale amministrazione.
SKRINIAR 6 – Prestazione solida, ma dopo la prima ammonizione rischia eccessivamente di prendere anche la seconda. Sostituzione obbligatoria per evitare il peggio.
Dal 60′ → DE VRIJ 6 – Entra più per evitare che Skriniar venga espulso. Gestione senza affanni.
RANOCCHIA 7 – Sempre molto preciso in anticipo su Kouamé, a volte in maniera estremamente pulita, altre con un po’ di mestiere. Sicuramente il più continuo di tutta la squadra.
KOLAROV 6 – Deve entrare maggiormente nel vivo nel gioco, ma rispetto al Kolarov dei primi mesi appare più a suo agio nei meccanismi contiani, soprattutto dal punto di vista difensivo.
YOUNG 6,5 – Chiamato in causa spesso sulla fascia, ci mette grande impegno ma la differenza con Hakimi è palpabile.
Dal 69′ → HAKIMI 6 – Sfiora un gol meraviglioso ‘alla Dimarco’ con l’esterno destro. Attualmente è per distacco l’uomo più forte e decisivo dell’Inter, peccato che venga chiamato in causa troppo poco dai compagni.
GAGLIARDINI 6 – Nel complesso una gara ordinata. Aiuta poco – per caratteristiche – in fase di impostazione, ma la sua fisicità a centrocampo si fa sentire.
Dal 81′ → BARELLA 6 – Uno dei più freschi, ma nonostante la grande esuberanza fisica non riesce ad imporsi in un contesto in cui regna la stanchezza. Nel finale, però, pennella un cross meraviglioso per il gol di Lukaku.
ERIKSEN 5,5 – Non brilla in modo particolare, è evidente come debba ancora calarsi per bene nel nuovo ruolo. Conte lo telecomanda a lungo nel tentativo di fargli trovare la posizione giusta e non gli risparmia anche qualche complimento. Come tutta la squadra, però, cala col passare dei minuti e perde anche due palloni sanguinosi. Quando si sposta da mezzala appare un filo più a suo agio. I 120 minuti di oggi, ad ogni modo, sono un segnale importante.
VIDAL 6 – La crescita del cileno è costante da 2-3 partite. Finalmente si sblocca anche in zona gol (seppur su rigore), ma nella ripresa cala vistosamente dal punto di vista atletico. E gli errori aumentano eccessivamente.
Dal 93′ → BROZOVIC 5,5 – Troppo confusionario nelle giocate.
PERISIC 6 – Non riesce mai a dare quel qualcosa in più, ma come il collega di destra garantisce comunque affidabilità. Inevitabilmente si spegne con il passare del tempo.
SANCHEZ 4,5 – Offre come sempre grandissima mobilità, ma a fronte di un buon primo tempo nella ripresa delude in modo evidente. Deve abituarsi a smistare la palla con maggiore rapidità. La sensazione, ad ogni modo, è che in coppia con Lautaro l’attacco acquisisca brillantezza ma perda clamorosamente in killer instinct sottoporta.
LAUTARO MARTINEZ 5,5 – Primo tempo incoraggiante in cui lavora bene in raccordo con il centrocampo. Pecca un po’ nella presenza in zona gol e ad inizio ripresa si mangia una rete a dir poco clamorosa. Da quel momento sparisce dal campo.
Dal 69′ → LUKAKU 5 – Entra per dare maggiore peso all’attacco ma litiga con la partita fin dal primo minuto. Spiace per Rom, ma ha sbagliato tutto quel che si poteva sbagliare. Nel finale ha anche un’enorme occasione di testa in cui Terracciano si supera, ma per fortuna trova il gol vittoria su cross di Barella.
All. Conte 6 – Sceglie un turnover ‘a metà’, col quale la squadra si rende protagonista di un ottimo primo tempo e di una pessima ripresa. Gli attaccanti si mangiano anche tre gol clamorosi, ma alla fine vengono premiati dalla premiata ditta Barella-Lukaku. Il calo evidente è di natura fisica, i cambi scelti erano quasi obbligati: de Vrij, Lukaku, Hakimi, Barella, Brozovic. La resa è stata però al di sotto delle aspettative, fino al minuto 119.
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