30 Settembre 2021

Inter, imperativo ottavi di Champions: al bilancio serve ossigeno

Serve la svolta europea

Beppe Marotta, Steven Zhang ed Alessandro Antonello (Getty Images)

L’Inter è chiamata a rompere il tabù ottavi di finale di Champions. Impresa, dopo lo 0 a 0, l’ennesimo, contro lo Shakhtar Donetsk, non più così scontata. Lo Sheriff infatti, data al sorteggio come la squadra materasso, si è invece finora rivelata la mina vagante dell’intero torneo, battendo addirittura il Real Madrid al Bernabeu. La cenerentola della competizione va presa con le pinze e l’Inter dovrà affrontarla nelle prossime due sfide europee.

Volendo essere più materiali però, il passaggio agli ottavi non serve solo all’onore e alla gloria, ma anche e soprattutto al bilancio. Oggi infatti il Consiglio d’amministrazione del Club ufficializzerà il bilancio 2020-2021, probabilmente in rosso di quasi 200 milioni di euro. Certo, in questo esercizio non rientreranno le cessioni di Hakimi e Lukaku e il prestito ponte di 275 milioni di Oaktree, ma i numeri sono comunque allarmanti. Ecco perché, ora più che mai, servono introiti supplementari.

Steven Zhang, Getty Images

La qualificazione alla Champions ha già portato 45 milioni sicuri nelle casse della società, ma non basta. Restando con i piedi per terra (un’eventuale vittoria del torneo, probabilmente utopica, potrebbe portare infatti un massimo incasso possibile di oltre 115 milioni di euro), e aspettandosi un semplice passaggio agli ottavi, le entrate lieviterebbero a 65 milioni di euro. 20 milioni che, con i rubinetti di Suning praticamente prosciugati, possono fare un’enorme differenza.

Ecco perché la missione ottavi di finale acquista un’importanza ancora più cruciale: non c’è solo il buon nome della squadra da difendere, ma anche la solidità monetaria dell’Inter. Per evitare altre dolorose cessioni in futuro, il passaggio sistematico agli ottavi è un primo passo importante. La priorità ora è dare ossigeno ad un bilancio in affanno.

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