Come sta andando la seconda avventura di Lukaku al Chelsea
Il centravanti belga aveva lasciato l'Inter per alzare l'asticella delle sue ambizioniE’ stata una delle versioni peggiori di questo inizio stagione quella mostrata ieri sera da Romelu Lukaku allo Stadium contro la Juventus. L’attaccante belga ha avuto giusto un paio di occasioni durante i 90 minuti, grazie al grande lavoro di contenimento fatto nei suoi confronti da Bonucci e de Ligt. Ancora una volta Big-Rom ha dimostrato di soffrire contro i centrali bianconeri, sebbene Chiellini – uno dei suoi avversari più temuti – sia entrato in campo solamente nei minuti finali dell’incontro.
Ma come sta andando questa seconda esperienza di Lukaku con la maglia del Chelsea? Nello studio del pre-partita di Sky Sport di ieri sera, Antonio Conte ha utilizzato queste parole per commentare le prime settimane del belga in maglia Blues: “Se ce l’hai, lo devi utilizzare tanto. Al Chelsea non hanno ancora capito bene come utilizzarlo: se lo faranno, diventeranno la squadra da battere sia in Premier League che in Champions”. Sarà proprio lui meglio di chiunque altro era riuscito ad esaltarne le caratteristiche, ma senz’altro l’ex tecnico interista ha un fondo di ragione.
Rispetto allo schieramento che veniva riproposto a Milano, che lo vedeva grande protagonista in un modulo che esaltava le sue qualità da finalizzatore, a Londra Lukaku non sta più trovando dal punto di vista tecnico la stessa centralità del progetto. Sin dal suo arrivo Tuchel lo ha messo in campo senza più toglierlo, ma allo stesso tempo ha cercato di non snaturare il gioco che lo scorso anno aveva portato il Chelsea sul tetto d’Europa.
Chiaramente giocare con una sola punta al suo fianco come Lautaro Martinez rendeva al belga tutto più semplice, grazie ad un sistema abbondantemente assimilato dall’intera squadra. In questo caso, invece, il lavoro dei due trequartisti è diverso rispetto a quello che svolgeva l’argentino, e l’esperimento di giocare al fianco di Timo Werner contro il Manchester City è sostanzialmente fallito sul nascere.
Guardando però numeri e risultati, fino a questo momento Lukaku è andato a segno in quattro occasioni su un totale di otto match disputati tra Premier, Champions League ed EFL Cup. Tutto sommato un rendimento positivo, se non fosse che Edin Dzeko – chiamato all’Inter a sostituire proprio il belga – giocando lo stesso numero di partite è andato a segno in cinque occasioni, una in più rispetto a Big-Rom. In più, l’assenza ingiustificata negli ultimi due big match contro Manchester City e Juventus ha riportato alla luce una vecchia critica che in Italia veniva mossa al belga, spesso poco decisivo – appunto – nei momenti cruciali della stagione.