Recoba cuore nerazzurro: “Fin dal primo momento mi sono sentito parte dell’Inter. La mia gratitudine nei confronti di Moratti è enorme”
Il 2013 verrà ricordato come l’anno del passaggio di consegne delle quote di maggioranza dell’Inter da Moratti a Thohir. Uno dei calciatori più amati dall’attuale Presidente onorario nerazzurro è stato sicuramente Alvaro Recoba.
Il Chino è stato intervistato da Sky Sport ed ha raccontato il suo rapporto con l’Inter e con la famiglia Moratti: “Fin dal primo momento mi son sentito parte dell’Inter. Massimo Moratti e tutta la sua famiglia mi sono stati sempre vicino, nei suoi confronti c’è grandissima stima, soprattutto per la persona. La prima partita col Brescia, con quei due bei gol, segnò la mia storia con la maglia dell’Inter nei confronti di tutti”.
Si parla poi dei grandi sacrifici economici che Massimo Moratti ha sostenuto per portare l’Inter ai vertici del calcio italiano e mondiale. “Lui aveva investito tantissimo per arrivare a raggiungere qualcosa di impossibile, o almeno così sembrava. Non ha mai pensato a quello che ha speso, ma se ripensi che fino al 2007 avevamo vinto solo la Uefa… Poi però è stato ripagato per tutti i sacrifici con gli scudetti, le coppe e soprattutto la Champions League vinta nel 2010. Va detto che qualche volta il Presidente si è anche arrabbiato parecchio. Ci sono stati dei momenti difficili”.
A Recoba viene poi chiesto di parlare del numero di maglia che indossava all’Inter. “Io giocavo con la 20 perché Ronaldo aveva la 10. Ero felice già di essere all’Inter, non mi interessava il numero. Moratti, appena arrivato mi disse che valevo il doppio di quella cifra dietro la maglia e così mi diede il 20″.
Infine il Chino rivolge un pensiero a Moratti, sottolineando ancora una volta come il loro rapporto fosse speciale: “Ci sono Presidenti di altre squadre che non sono così tifosi come Moratti, per questo è difficile immaginare l’Inter senza di lui. La mia gratitudine nei suoi confronti è enorme: fossi arrivato in un’altra squadra, magari non mi sarei sentito così felice come sono stato all’Inter“.