Inter, perché lo “strano” cambio di maglia in Champions League?
Il vero motivo dietro il cambio di disegno sulla maglia nerazzurraNella vittoria agevole dell’Inter contro il Viktoria Plzen, in molti hanno notato come la seconda maglia, quella da trasferta, indossata dai nerazzurri fosse diversa da quella vista in precedenza in campionato. Mancava infatti il motivo chiaro sulla maglia a riprendere la forma di un planisfero. Come mai questa modifica? E perché la vedremo solo in Champions League? Ecco svelato “l’arcano”.
Come riportato da Calcio e Finanza, l’Inter ha dovuto rivisitare la propria seconda maglia per rispettare le direttive UEFA sulle competizioni europee. Come successo anche all’Ajax l’anno passato, i nerazzurri ne erano consapevoli già in fase di pre produzione. A Nike infatti è stato comunicato con largo anticipo che non sarebbe stato possibile applicare questo design all’immagine del planisfero con un colore a contrasto sulla divisa da gioco UEFA.
Produttore e club avrebbero potuto scegliere di agire diversamente, mantenendo un design più astratto o meno in contrasto, ma così non è stato. Da qui quindi la scelta di cambiare il motivo sulla divisa per le partite di Champions League.
La scelta è necessaria in base agli articoli del regolamento UEFA sulle divise, più precisamente l‘8.09 e il 12. Il primo recita “La scelta del modello è illimitata con le seguenti eccezioni (da valutare a sola discrezione dell’amministrazione UEFA):
- il motivo deve essere non pittorico, ad es. non deve contenere immagini, illustrazioni o altri simboli (qualsiasi motivo che non soddisfi questo requisito sarà considerato un elemento decorativo);
- il modello non deve consentire a una persona ragionevole di identificare un produttore o uno sponsor rilevante per l’attrezzatura (qualsiasi modello che non soddisfi questo requisito sarà considerato un marchio)”.
L’articolo 12 invece sottolinea invece che “Gli elementi decorativi devono essere incorporati utilizzando una delle seguenti tecniche: trama jacquard; stampa tono su tono; goffratura; qualsiasi altra tecnica dovrà essere approvata per iscritto dall’amministrazione UEFA. Devono essere rispettati poi i requisiti di contrasto del colore come stipulato (cosa che non succede nel caso dell’Inter)”.
Una scelta quindi consapevole quella dei nerazzurri e subordinata a un regolamento UEFA stringente. Tuttavia non è la prima volta che capita. Anche nella passata stagione e nel 2010/2011 l’Inter dovette applicare alcune modifiche per le notti europee.