28 Marzo 2023

Gds – Tanti ostacoli per il Conte-bis, ma Lukaku tornerebbe un top

L'Inter ha perso alcuni giocatori importanti e ha meno risorse economiche rispetto al passato

Prague, Czech Republic - November 27, 2019: Antonio Conte on press conference after the match UEFA champions league Slavia vs Inter.

L’addio all’Inter è stato traumatico, ma con Antonio Conte è quasi sempre così. Le divergenze di mercato lo allontanarono dopo lo Scudetto vinto ma ora, dopo la delusione e l’esonero al Tottenham, il legame potrebbe ricostruirsi.

Lo riporta La Gazzetta dello Sport, che però sottolinea anche i tanti ostacoli di un bis all’Inter. I nerazzurri e il tecnico si lasciarono per problemi di mercato, in un’estate in cui abbandonarono anche Hakimi, Eriksen e Lukaku. Oggi c’è Big Rom, ma se n’è andato anche Perisic e a fine stagione saluterà anche Skriniar.

Di fatto, le ristrettezze economiche hanno indebolito la rosa nerazzurra e Conte dovrebbe accontentarsi di un mercato morigerato, senza la possibilità di acquisti faraonici. Non solo: anche lo stipendio personale andrebbe necessariamente rivisto al ribasso.

D’altro canto, i principi di gioco e il modulo sono rimasti gli stessi e, con l’allenatore leccese di nuovo in panchina, anche il ritorno di Lukaku assumerebbe tutto un altro senso: Conte sembra l’unico ad avere le chiavi per sbloccare tutto il suo potenziale e con lui il belga potrebbe tornare a essere l’attaccante dominante della sua prima avventura nerazzurra.

L’opinione di Passione Inter

Lukaku ha dimostrato come spesso i ritorni possano essere più deludenti che altro. Certo, ripartire da Conte e da quei principi che hanno permesso all’Inter di riportare a casa uno Scudetto dopo 11 anni, potrebbe essere la giusta via per tornare in breve tempo alla vittoria.

Al tempo stesso, viene da chiedersi se Conte possa essere davvero l’uomo giusto: con poche risorse economiche a disposizione potrebbe essere più giusto puntare su un tecnico in grado di far fare un balzo tecnico e tattico alla squadra, valorizzando i giocatori in rosa e gli investimenti possibili, piuttosto che puntare su un tecnico esoso, che ha dimostrato di avere richieste sempre molto grandi e nette.