Inter-Atalanta, Inzaghi: “Abbiamo fatto una super rimonta. Attacco in finale? Si vedrà, ma dovrò fare delle scelte”
Le parole del tecnico dopo il successo di San Siro
Il commento di Inzaghi a Sky Sport e Dazn, al termine di Inter-Atalanta, gara vinta 3-2 dai nerazzurri e che ha permesso di ottenere la qualificazione in Champions League.
Queste le sue parole:
SKY SPORT
VITTORIA – “Sono soddisfatto, ho fatto i complimenti ai ragazzi. Questa era la partita più importante dell’ultimo periodo: dovevamo preparare un avversario tosto come l’Atalanta in solo 48 ore. Siamo tornati alle 5 del mattino, giorno di riposo e poi subito a lavorare. Vittoria importantissima”.
INFORTUNATI – “Ora dobbiamo pensare a recuperare perché abbiamo speso tanto, è naturale dopo così tante partite giocate. Gli acciacchi dei vari Correa, D’Ambrosio sono cose normali, ma speriamo di recuperarli. Skriniar tornerà a lavorare con noi dalla prossima settimana e poi si vedrà”.
NUOVE GERARCHIE IN ATTACCO? – “Cambio di gerarchie per la finale? Quello si vedrà, mancano ancora due settimane. Poi dovrò fare delle scelte, ovviamente mettendo il bene della squadra al primo posto. Abbiamo fatto un grande lavoro come staff nel gestire gli attaccanti, ma anche i ragazzi sono stati grandiosi”.
IL CITY E LA SUPER RIMONTA – “Il Manchester City lo conoscono tutti: è la squadra più forte del mondo e partirà favorita in finale. Ma anche noi abbiamo fatto un lavoro straordinario e quindi ce la vogliamo giocare, nonostante la loro forza. Questa partita, però, era la più importante per la nostra società. Se penso a dove eravamo 7/8 gare fa in campionato, si capisce che abbiamo fatto una super rimonta”.
ONANA – “Onana è un grandissimo portiere, che ha cercato di imporsi da subito. Ovviamente si sta contendendo il posto con Handanovic, che gioca le finali non perché è il capitano ma perché è un grande portiere e merita di giocare. Onana è fenomenale, sia come portiere sia come uomo: non sbaglia mai l’atteggiamento propositivo. Anche quando avrebbe voluto giocare e l’ho messo in panchina, non ha fiatato e ha supportato la squadra”.
DAZN
PRESTAZIONE – “Mi sono voluto complimentare perché alleno dei ragazzi straordinari. Quarant’otto ore fa eravamo in campo, ma sapevamo cosa rappresentava questa partita per la nostra società. Abbiamo preparato una partita molto bene, contro un avversario di valore. Hanno trovato energie che non pensavo avessero. Abbiamo fatto mezzo allenamento per prepararla e abbiamo visto solo video. Complimenti a loro”.
DZEKO-LUKAKU – “Deciderò con le sensazioni del momento. Poi uno può avere delle idee, ma cambiarle da un allenamento all’altro. Sappiamo cosa troveremo, la squadra più forte del mondo e l’affronteremo con grandissima fiducia. Abbiamo perso qualcuno per infortunio, ma speriamo di recuperare tutti. Il mio auspicio è di averceli tutti per la finale”.
CALENDARIO – “Venivamo da 17 partite in 53 giorni. Abbiamo fatto un girone in neanche due mesi. La posta in palio era altissima. Dopo aver vinto un trofeo, temevo questa partita. Rischiavamo di dover fare un’altra settimana intensissima. Quando si lavora insieme, da gruppo, da squadra, si fanno questi risultati e si vincono i trofei.
REAZIONE – “C’è stato un momento difficile, dove qualcuno avrebbe potuto mollare, invece i ragazzi ci hanno messo un impegno folle e ci siamo ritagliati questo finale straordinario. Abbiamo ottenuto un posto in Champions che 8 partite fa sembrava insperato: ne abbiamo vinto 7 e persa una, in inferiorità numerica, sennò probabilmente non perdevamo nemmeno quella”.
DIFFICOLTÀ – “Bisogna cercare di rimanere sereni. È giusto che quando c’è qualcosa che non va l’allenatore venga criticato da persone che sanno di calcio. Quello mi ha anche aiutato: ho capito che dovevamo fare qualcosa in più e ai ragazzi ho detto di non ascoltare chi parlava delle sconfitte”.
ROTAZIONI – “Insieme al mio staff siamo stati molto bravi in questo periodo, con questo calendario infattibile, ad alternare gli attaccanti. Fino a dicembre non avevamo avuto Lukaku e Correa, e quindi Dzeko e Lautaro hanno dovuto fare un grande lavoro, tirando la carretta solo loro”.