Finale Champions, Lautaro Martinez: “Sento la responsabilità. Ecco cosa dico ai compagni”
Le parole dell'attaccante argentino
Accanto a mister Simone Inzaghi, intervengono in conferenza stampa alla vigilia della finale di Champions League anche Matteo Darmian, Hakan Calhanoglu e Lautaro Martinez. Ecco le parole integrali di Lautaro Martinez:
FINALE MONDIALE – “Certo che sono le due finali più importanti che un giocatore può giocare, sicuramente l’unica cosa che cambia è la maglia perché poi le sensazioni sono le stesse. Sensazioni uniche, di arrivare fino in fondo, è merito del lavoro che abbiamo fatto tutto l’anno in gruppo, che è quello che conta per ottenere obiettivi. Siamo all’ultimo passo, dobbiamo essere pronti per questa partita che sarà importante per tutto il popolo nerazzurro”.
APPROCCIO ALLA FINALE – “Sappiamo che il Manchester City è un rivale molto difficile da affrontare per la qualità individuali e collettive, ma abbiamo lavorato molto. Siamo pronti a contrattaccare, ci siamo preparati bene negli ultimi giorni, abbiamo ancora due sessioni di allenamento per affinare gli ultimi dettagli e poi sarà il momento della partita. Non ho sentito Julian Alvarez, non è potuto venire al matrimonio purtroppo”.
MIGLIOR ANNO DELLA TUA VITA? – “Sicuramente è stata una stagione estremamente positiva per me e la mia famiglia, con grandi obiettivi raggiunti. Adesso giocheremo la finale di Champions quindi sono davvero emozionato”.
PROBLEMI ALLA CAVIGLIA – “Il problema ormai è alle spalle, ho avuto una stagione estremamente intensa, ho avuto tanto dolore prima della Coppa del Mondo ma mi sono ripreso. Ho parlato con Scaloni, mi ha dato la possibilità di riposare un po’ e ho avuto l’occasione di far riposare la caviglia poi sono stato curato”.
LEADER – “Questa partita significa tanto per me e per tutta la squadra, era un obiettivo e abbiamo affrontato un girone all’inizio tosto dove abbiamo affrontato il Bayern e il Barcellona quindi merito nostro passare il turno. Dopo Porto, Benfica, Milan, siamo arrivati in finale per merito nostro e il grande lavoro fatto con il mister e lo staff. Io ho imparato tanto, sento grande responsabilità perché sono all’Inter da 5 anni ma tutta la squadra sarà pronta”.
OSSESSIONE E SOGNO DI VITTORIA – “Non so se si tratti di un obbligo per il City e un sogno per noi, sicuramente speriamo di portare il trofeo a Milano. Spero che possiamo giocare una grande finale e vincere la partita e riportare la coppa a casa, poi se è un dovere o un sogno, per noi è un grandissimo sogno, chiaramente difficile da realizzare, ma abbiamo lavorato sodo e manca solo l’ultimo passo quindi dobbiamo dare il massimo”.
TIPO DI PARTITA – “Sicuramente la personalità non può mancare, è la prima cosa. Ci deve essere il cuore e poi la voglia di vincere, di alzare trofei, negli ultimi anni abbiamo riportato trofei che mancavano da tanto tempo, oggi abbiamo una possibilità di portarne un altro che manca da tantissimo tempo. Abbiamo una grande possibilità quindi ai compagni dico quello: personalità, coraggio e giocare con il petto in fuori e testa alta”.
MILITO – “Sono cosciente di ciò che ha fatto Milito con questo club anche in finale di Champions, sono orgoglioso di far parte di questa squadra e spero di fare una grande partita e di aiutare i compagni e magari di fare qualcosa di simile a quello che ha fatto Milito”.