Antonelli, il ds che ha scoperto Carlos Augusto: “È un giocatore completo”
Come è stato scoperto il talento brasiliano
Filippo Antonelli, attualmente direttore sportivo del Venezia ha il merito di aver portato Carlos Augusto in Italia. Lo ha raccontato in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, dando i meriti anche alla pandemia che gli ha permesso di visionare parecchi video sul Campionato brasiliano. Non è passato inosservato quel terzino che sgasava sulle fasce del Corinthians. Ecco come è successo il tutto: “Marzo 2020, piena pandemia, tutti chiusi in casa, così inizai a guardare dozzine di video. Un amico mi indirizzò sul Corinthians. Appena vidi qualcosa di Carlos, iniziai a cercare informazioni sul suo cartellino. E infatti scoprì che piaceva ad alcuni club italiani, tra cui la Roma”.
Il trasferimento alla Roma tuttavia non era possibile perché non avevano spazio per un extracomunitario. Antonelli una volta ottenuta la promozione in Serie B con il Monza iniziò a parlarne a Galliani: “Fui parecchio insistente. Gli feci vedere anche un video personalizzato sul giocatore realizzato da me. Dentro c’era anche una frase di un suo vecchio allenatore. “E’ uno dei terzini più europei del Brasile”, diceva. E aveva ragione. Così chiamai il suo agente per capire a che punto fosse con il passaporto comunitario. Ci incontrammo a Milano in piena estate e spiegai loro il progetto. A quel punto, Galliani mi disse di affondare il colpo e portarlo a Monza. Trovammo prima l’accordo con lui e poi con il Corinthians. Fece le visite in Croazia e si allenò con la Dinamo Zagabria per alcuni giorni, in accordo con noi. Il resto è storia: vederlo con il Brasile mi inorgoglisce, era il suo sogno”.
Antonelli ha poi spiegato alla Rosea cosa lo colpì di Carlos Augusto: “Mi impressionò la sua capacità di andare in avanti e chiudere l’azione, senza contare l’attenzione difensiva. E’ un giocatore completo. In più, ha sempre avuto chiaro il suo percorso. A Monza ha fatto l’esterno basso di una difesa a quattro, il braccetto e il quinto a sinistra. Lui nasce come ala offensiva, si è costruito piano piano e con il lavoro. Ripeto, sono fiero di lui”.