Cosa sta succedendo (davvero) con Frattesi all’Inter
Il punto sul centrocampista nerazzurro
Nel pomeriggio di ieri, l’agente Beppe Riso si è presentato nella sede dell’Inter. Sembrava ovvio che il tema dell’incontro con la dirigenza nerazzurra potesse essere il futuro di Gaetano Oristanio, coinvolto nell’affare Josep Martinez, o di Valentin Carboni. Invece no. L’argomento di discussione è stato Davide Frattesi.
Lo ha confermato lo stesso agente al termine del faccia a faccia, sottolineando come non si fosse parlato di calciomercato. Riso, infatti, avrebbe voluto confrontarsi circa l’impiego del centrocampista italiano, cercando di capire le intenzioni della società e di Inzaghi nella prossima stagione, probabilmente preoccupato anche dall’arrivo di un giocatore di alto livello come Piotr Zielinski.
C’è davvero il rischio che Frattesi venga utilizzato poco nel corso della prossima stagione? In primis, va sottolineato come non ci sia nulla di straordinario dietro questo tipo di incontro (come invece qualche giornale ha voluto far credere con malizia). La volontà dell’agente del giocatore di capire le prospettive del suo assistito è legittima.
A maggior ragione per quanto riguarda Frattesi, il cui impiego nella scorsa stagione è un tema di discussione. Il centrocampista classe 1999 ha raccolto 935 minuti in Serie A nella scorsa stagione, divisi in 32 presenze, solo 7 delle quali da titolari (e solo in 2 occasioni ha giocato l’intera gara. Numeri che migliorano se si guarda agli impegni in Champions League: 7 presenze e un minutaggio totale di 449′.
Sono numeri da comprimario, è evidente. Inzaghi raramente ha rinunciato al suo centrocampo titolare e, in particolare, alla coppia Barella-Mkhitaryan. Questo non ha impedito a Frattesi di far valere il suo contributo: 8 gol nella prima stagione nerazzurra, di cui 6 in Serie A. E più di uno importante o decisivo: la rete nel derby e i due gol vittoria contro Verona e Udinese, ad esempio.
Frattesi è un giocatore dotato di grande forza atletica e capacità di trovare il tempo di inserimento, assenti in altri elementi della rosa dell’Inter. Come fatto vedere anche in Nazionale e prima ancora al Sassuolo. E allora perché Inzaghi non sembra mai essersi fidato pienamente di lui?
La risposta in realtà sembra semplice: il centrocampo era il reparto più delicato dell’Inter scudettata, basato su meccanismi automatizzati e sulla capacità di abbinare controllo tecnico ed equilibrio difensivo. Un giocatore come Frattesi, invece, è più adatto a un gioco a maggiore intensità e all’arma bianca. Non a caso spesso è stato decisivo a gara in corso, mentre quando è partito titolare ha faticato a trovare la posizione giusta e la pulizia necessaria con il pallone.
Caratteristiche tecniche e tattiche che, peraltro, potrebbero farlo partire dietro anche Zielinski nella prossima stagione, almeno nel turnover. Il polacco è un giocatore di corsa, ma soprattutto di tecnica, e presenta maggiore continuità con le caratteristiche degli altri centrocampisti.
Questo vuol dire che Frattesi finirà ai margini del progetto Inter? Improbabile, quasi impossibile. L’investimento fatto dall’Inter per lui è troppo alto per pensare a uno scenario del genere, com’è impensabile una sua rottura con il club nerazzurro. Lo stesso giocatore ha sempre ribadito di accettare le scelte dell’allenatore con serenità.
Al tempo stesso, è legittimo che Frattesi voglia giocare il più possibile ed è normale che l’agente voglia assicurarsi che l’Inter sia intenzionata a puntare su di lui. Le voci di mercato, al momento, sono inesistenti. E se ci sono interessamenti (Riso ha lasciato trapelare qualcosa in merito), sono ben lontani dall’essere presi in considerazione dal club nerazzurro.
In conclusione, il futuro di Frattesi all’Inter dipenderà da Frattesi stesso, dalla sua capacità di migliorare in quelle richieste di Inzaghi, che quest’anno l’hanno messo un po’ in secondo piano, facendolo preferire come risorsa da partita in corso. Lo stesso tecnico, però, dovrà trovare un modo per attuare un turnover migliore. La voglia di conquistare lo Scudetto ha ridotto le rotazioni all’osso e ha dato garanzie. Tuttavia, in una stagione da 5 competizioni, riuscire a sfruttare al meglio tutte le risorse a propria disposizione non è un plus, ma un obbligo. Specie quando hai uno come Frattesi.