Perché NESSUNO parla di quello che sta succedendo con Lautaro Martinez
Il ragazzo paga un peccato originale
“Portaborracce di Julian Alvarez“, “giocatore che non segna nelle grandi partite“. Sono soltanto due delle recenti affermazioni grossolane rivolte a Lautaro Martinez, capitano dell’Inter attualmente impegnato in Coppa America con la sua Argentina.
Grossolane perché stiamo parlando di un ragazzo che, è vero, negli ultimi Mondiali ha perso il posto in favore di Julian Alvarez ma ha comunque contribuito con il rigore decisivo nei quarti di finale con l’Olanda e poi è entrato a pieno titolo nel gol del 3-2 della finale Mondiale (sì, finale Mondiale). Ma non solo, perché nel periodo successivo ha continuato a segnare a raffica, decidendo una finale di Coppa Italia, una semifinale di Champions League ed ergendosi a capocannoniere della Serie A 2023-24, vinta da leader assoluto dell’Inter.
Ma cos’è che oggi ci sembra quanto meno stonato? Di cosa nessuno parla? Beh, se ci pensiamo siamo di fronte a una situazione “simmetrica” rispetto a quella dell’ultimo Mondiale. Questa volta Lautaro Martinez è partito da riserva della punta del Manchester City ma, a suon di gol e prestazioni che ne fanno il miglior realizzatore della Coppa America con 4 gol (l’Argentina ne ha segnati 5 in tutto), sta mettendo in discussione la titolarità del collega. In soli 121 minuti disputati, Lautaro si è preso letteralmente la scena divenendo uomo copertina della manifestazione.
Il capitano dell’Inter è entrato nella storia della Seleccion in quanto primo argentino di sempre a segnare in tutte e tre le partite della fase a gironi. Oggi è il secondo miglior realizzatore dell’era Lionel Scaloni ct dietro, ovviamente, a Lionel Messi e il suo stato di forma sembra letteralmente straripante. Tuttavia, l’eco mediatica dell’inverno 2022 non sta trovando repliche allo stato dell’arte. Asimmetria, quindi. Perché all’epoca nessuno si era fatto problemi a criticare aspramente Lautaro, non tenendo conto – neppure a posteriori – del fatto che fosse arrivato in Qatar con una caviglia in pessime condizioni, dopo aver preso seriamente in considerazione l’operazione chirurgica.
Ad oggi, Lautaro merita il posto da titolare nell’Argentina. Non è detto che gli venga garantito, ma colpisce come in Italia (all’estero la situazione è ben diversa) in pochi stiano sottolineando lo spessore delle sue prestazioni e l’importanza dei suoi numeri. La cosa però non ci sorprende, soprattutto se ci soffermiamo sul clima che sta accompagnando la disfatta dell’Italia agli Europei. I primi colpevoli fra i giocatori sono individuati nel blocco Inter: post social, copertine di giornale, attacchi gratuiti. E se un anno e mezzo fa tutti ignoravano le condizioni fisiche precarie di Lautaro, oggi nessuno prende in considerazione il fatto che i giocatori nerazzurri – come gli altri – siano stati posizionati sistematicamente fuori ruolo, in un contesto inadatto, all’interno di un’organizzazione di gioco inesistente.
E allora viene da dire che Lautaro non sia ignorato in quanto Lautaro, ma semplicemente stia pagando “colpe” indirette: il fatto di giocare nell’Inter, essere capitano dell’Inter e aver scelto ancora l’Inter, decidendo di prolungare fino al 2029. Senza accendere ulteriormente casi mediatici che, appena accennati, erano stati cavalcati con entusiasmo da buona parte della stampa nostrana.