6 cose che (forse) NON hai visto in Empoli-Inter
Le curiosità emerse dalla gara del Castellani
Empoli-Inter ha visto i nerazzurri tornare alla vittoria dopo il pareggio rocambolesco contro la Juventus. Questo
Ci sono, in generale, alcune curiosità nell’Inter che forse non tutti hanno notato, all’interno di una partita vinta , e condizionata dall’espulsione di Goglichidze nella metà del primo tempo, per un brutto fallo su Thuram. Eccone ei:
1) Il centrocampo dell’Inter ha giocato una gara molto mobile, soprattutto in superiorità numerica. Come dimostrano, le heatmap dei centrocampisti c’è stato un continuo interscambio di posizione, con tutti gli uomini della mediana che hanno assunto a turno il ruolo di regista.
2) Nonostante la vittoria larga, specie nel primo tempo la squadra è lontana dalla condizione migliore. Ci sono tanti acciacchi (lo stesso Asllani, disponibile in panchina, non era ancora al top per scendere in campo) e stanchezza diffusa, come confermato da Frattesi. Inzaghi nel post ha parlato della lentezza nel primo tempo, ma specificando come alla squadra avesse chiesto pazienza per stanare l’Empoli. Probabile, dunque, che la gestione compassata fosse frutto di una strategia, in grado di far leva sulla disabitudine dei toscani al doppio impegno settimanale, facendo anche i conti con le difficoltà fisiche dei nerazzurri.
3) Come contro il Torino la partita è stata condizionata da un espulsione, ma le differenze sono sostanziali. Se i palloni giocati in totale sono gli stessi, la distribuzione del possesso è stata più omogenea e, soprattutto, meno legata alla difesa, con la costruzione del gioco che è avvenutra più in alto, coinvolgendo meno i difensori. Barella ha fatto il Calhanoglu, con 141 palloni giocati, ma Frattesi, ad esempio, ha toccato la palla il doppio delle volte rispetto alla sfida con i granata.
4) Frattesi ha realizzato la prima doppietta con l’Inter, ma in generale ha mostrato come con il passare del tempo sia sempre più coinvolto nel gioco e nei meccanismi nerazzurri. Lo ha spiegato lui stesso nel post-partita: un giocatore non va giudicato di partita in partita, ma sul lungo periodo. E la sua crescita è evidente.
5) Thuram continuan ad avere un impatto importante sulle gare dell’Inter. È il miglior attaccante in Europa come media rigori a partita conquistati nell’ultimo anno solare e continua a far scattare cartellini, come nel caso di Maripan in Inter-Torino. Il francese è di gran lunga il giocatore dell’Inter che subisce più falli a partita, il 14° in Serie A e tra i migliori 18 attaccanti in Europa.
6) L’esultanza “rabbiosa” di Lautaro dimostra come l’argentino avesse bisogno del gol, nonostante, fosse andato a segno con la Roma meno di due settimane fa. Il capitano nerazzurro vuole tornare al top, ma la voglia di segnare non ha offuscato la sua prestazione: ha lavorato tanto per la squadra e ha fornito anche un bell’assist a Frattesi quando poteva tirare.