Cinque cose che abbiamo imparato da Verona-Inter 0-5

Riparte bene la stagione dell'Inter dopo la sosta per le nazionali. Al Bentegodi, i nerazzurri annichiliscono il Verona con un roboante 5-0, segnando tutte le reti nel primo tempo. Sugli scudi Correa, che sblocca la gara e che fornisce due assist a Thuram (poi ancora in rete) e Bisseck. Nel mezzo anche De Vrij si iscrive al tabellino dei marcatori Una vittoria importante, arrivata senza grande sforzo e che ha permesso di gestire le energie nella ripresa, in vista dei futuri impegni. Prima del ritorno della Champions League, andiamo a vedere insieme le cinque cose che abbiamo imparato da Verona-Inter 0-5. SCORRI SCHEDE>>> POMERIGGIO (QUASI) PERFETTO Al Bentegodi, l'Inter si è presentata senza Calhanoglu e Lautaro Martinez, con Acerbi infortunato dopo soli 15 minuti. Eppure quest'ultima è stata l'unica nota stonata del pomeriggio di ieri dei nerazzurri, che dopo un avvio con il brivido, per la traversa di Tengstedt, hanno preso il pieno controllo della gara. 5 reti nel primo tempo per archiviare la pratica e vivere una ripresa di controllo del pallone e delle energie, con anche dei cambi strategici per concedere il riposo ad alcuni elementi che saranno fondamentali nelle prossime settimane. SCORRI SCHEDE>>> INZAGHI HA AVUTO RAGIONE SU CORREA La scelta di Correa come titolare, anticipata di 48 ore, ha fatto discutere tutto il mondo interista, con anche delle critiche a Inzaghi. La parola finale, però, ce l'ha sempre il campo, e sul terreno del Bentegodi i hanno raccontato di un argentino migliore in campo per distacco. Correa ha sbloccato la gara con il gol, ci è andato vicino altre due volte e ha anche regalato un doppio assist. Inzaghi ha avuto ragione in toto e ha confermato nei fatti quello che ripete sempre a parole: con così tanti impegni ha bisogno di tutti, anche dell'insospettabile Tucu. SCORRI SCHEDE>>> UN'INTER IN FORMATO SECONDA STELLA La difesa del Verona, schierato da Zanetti con un'insolita difesa a 3, ha dato di certo una mano all'Inter, ma questo non deve togliere nessun merito alla prestazione degli uomini di Inzaghi. Al Bentegodi si è rivista una squadra dominante come nelle migliori uscite della scorsa stagione, quando c'era da conquistare la seconda stella. Una bella risposta dei nerazzurri, vogliosi di mettersi tutti alle spalle nella corsa Scudetto e di replicare i traguardi del passato. E, sia a livello mentale che tecnico, la partita di ieri ne è la dimostrazione. SCORRI SCHEDE>>> LA RISPOSTA DI ASLLANI Verona-Inter era una partita particolare per Asllani, chiamato a sostituire Calhanoglu e a dare una risposta importante come suo vice. Anche perché di fronte c'era Belahyane, additato dai giornali come obiettivo nerazzurro e possibile sostituto dell'albanese. 128 palloni giocati, 97% di passaggi riusciti, 2 passaggi chiave, 1 assist, 1 salvataggio e un intercetto, sono i numeri del regista interista, che non ha fatto rimpiangere l'assenza del turco e che ha dimostrato di poter essere un giocatore più che affidabile nel ruolo. SCORRI SCHEDE>>> UN CAMMINO SOTTOVALUTATO I paragoni con l'Inter della scorsa stagione sono sempre vivi e la narrazione parla di un avvio di stagione non all'altezza per la squadra di Inzaghi. A pesare c'è la sconfitta nel derby e un paio di pareggi di troppo, ma i numeri reali raccontano di un cammino molto diverso. Nelle ultime 11 partite, sono arrivate 9 vittorie e 2 pareggi (contro Juventus e Napoli). Un ruolino di marcia di altissimo livello e che da troppi viene sottovalutato.

Cinque cose che abbiamo imparato da Verona-Inter 0-5

Il nostro approfondimento della vittoria del Bentegodi

Enrico Traini - Autore

Enrico Traini
- Autore