27 Dicembre 2024

Thuram: “Addio Inter con la clausola? Ai tifosi prometto una cosa”

La promessa dell'attaccante francese

Nella seconda parte della lunga intervista concessa nell’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, Marcus Thuram non si è sottratto alle domande di calciomercato. In particolare, al centravanti è stato chiesto della clausola da circa 85 milioni di euro presente sul suo contratto con i nerazzurri. Il francese, a tal proposito, è stato abbastanza diretto ed ha pure rilanciato facendo una promessa ai tifosi interisti.

Questa l’ultima parte della sua intervista:

Parliamo del suo idolo, Adriano. Che effetto le fa, vederlo oggi?
“Ho letto che si sente felice nella sua favela, lo vedo su instagram sorridente: conta questo”.

Lei ha una clausola da 85 milioni, potrebbe decidere di andar via senza passare dall’Inter…
“Ma la cifra è alta…”.

Se continua così, qualcuno che la paga si trova.
“Lo dico chiaro: non accadrà mai che io lasci l’Inter sfruttando la clausola, per il rapporto che qui ho con tutti. Quella cifra è messa lì, ma non sarò mai io da solo a scegliere. E se qualcosa arriverà, ci sarà sempre una discussione con la società”.

È vero che la Champions è la vostra idea fissa?
“Io non riesco a scegliere, ho l’obiettivo di vincere tutti e 5 i trofei. Se punto tutto sulla Champions e poi non la vinco, cosa succede?”.

Per quanti di questi 5 metterebbe la firma?
“Me ne basterebbe uno. Ma non dico quale, chissà, forse è la Coppa Italia (e ride, ndr)”.

Ma l’Inter è nell’élite d’Europa?
“Sì. Io considero l’Inter una delle super grandi d’Europa. Siamo una squadra che fa paura. Non vedo club superiori a noi, neppure uno. Ce ne sono 5-6 in Champions più forti degli altri. E siamo tra questi”.

Se pensa alla sua prima vita italiana, cosa le viene in mente?
“Il parmigiano e la torta fritta. Il primo soprattutto è un sapore che non posso mai dimenticare, è la mia Madeleine de Proust”.

Cosa ha provato nel segnare al Parma?
“Eh, ho dovuto sopportare mio papà, mi ha rimproverato perché ho esultato…Al ritorno, al Tardini, sarà ancora più speciale”.

Facciamo un gioco. Per ogni categoria, scelga Italia o Francia. Partiamo col cibo.
“Italia”.

Lifestyle?
“In assoluto direi Stati Uniti. Ma qui dico pareggio. Dell’Italia amo il Sud: sono stato in Costiera Amalfitana a 15 anni, mi sembrava di vivere un film”.

Arte?
“Francia: il Louvre, Notre Dame… No no, cosa dico?!? Adesso che ci penso, facciamo pari”.

Moda?
“Francia, forse”.

Simpatia della gente?
“Italia”.

Musica?
“Più Francia. Ma posso dire una cosa che veramente trovo distante tra i due Paesi?”.

Prego
“La guida. Qui in Italia siete pazzi! Tutti insultano, le moto escono da sotto l’auto!”.

Consigli di Inzaghi che ancora non ha seguito?
“Io ci provo a fare tutto eh…E lui non so come faccia, ma ogni volta che mi suggerisce una cosa, poi quella cosa succede”.

Lo sa che Simone ha segnato 4 gol in una sola gara in Champions?
“Non lo sapevo. Non penso che ci riuscirò, anche perché lui dopo due gol mi fa uscire (risata, ndr)”.

Ma come fa a sorridere sempre?
“Sono felice, faccio quel che ho sempre voluto nella vita. Perché non dovrei?”.

Ci racconta il rapporto col sonno?
“Ogni pomeriggio che non c’è allenamento, dormo. E mica metto la sveglia: come una roulette russa, quando mi sveglio, mi sveglio”.

E il cuscino in trasferta?
“Sempre con me. Ho bisogno di sapere che posso appoggiare bene la mia testa”.

Dove si vede tra 15 anni?
“Mi piacerebbe quello che fa Titì Henry, con la Cbs. Vorrei lavorare in una tv americana, è un tipo di commento più rilassato, qui in Italia o in Francia ci prendiamo tutti troppo sul serio. E in ogni caso, vorrei andare a vivere negli States”.

Lei in campo ha qualcosa di Henry, no?
“Ma no…Lui era di un altro livello, ehi. Lo sento spesso, è più easy parlare con lui che con mio padre. Un giorno mi ha raccontato che in Italia gli facevano fare il quinto a centrocampo, ma come è possibile?”.

Tutto vero.
“È che nella vita dipende sempre dal posto in cui ti trovi”.