Addio Coppa: Napoli cinico e finisce 2-0
Gioca un tempo solo l’Inter contro il Napoli, dopo un primo tempo da sbadigli, la ruota gira dalla parte di Mazzarri che ottiene attraverso una partita dei suoi non proprio spumeggiante la qualificazione alla semifinale di Coppa Italia. I nerazzurri recriminano per un rigore netto su Milito e su parecchie occasioni non finalizzate dai suoi. POCO TURNOVER E MILITO UNICA PUNTA- L’Inter non snobba la Tim Cup e si presenta al S. Paolo con Maicon, Motta, Sneijder e Milito insieme dal 1′ minuto. In difesa spazio a Ranocchia e conferma per Chivu a sinistra, con Nagatomo a riposo. A sinistra in mediana c’è Obi e davanti il “Principe” a far reparto da solo con Sneijder ad appoggiarlo. Napoli in formazione tipo con Zuniga a sinistra chiamato a coprire l’intera fascia nel classico centrocampo a 5. Rientra Lavezzi dal 1′ ad affiancare gli altri “tenori” Hamsik e Cavani. L’ex Pandev parte dalla panchina.
INTER ATTENDISTA, WES NERVOSO– Primi 15′ di studio, poi,proprio a cavallo del quarto d’ora Maggio imbeccato da un lancio millimetrico di Gargano a tu per tu con Castellazzi si fa ipnotizzare dal vice di Julio Cesar. L’Inter si limita a coprire diligentemente il campo e a cercare spesso Milito con lanci lunghi e prevedibili mentre Sneijder fatica a giocare qualche metro più avanti rispetto al solito come chiesto espressamente da Ranieri, rendendosi oltretutto protagonista più per un eccessivo nervosismo (intervento molto duro su Gargano intorno alla mezz’ora non sanzionato da Celi) che per l’effettivo apporto alla causa nerazzurra. Al 34′ contatto Chivu-Cavani nell’area nerazzurra ma senza conseguenze. Cinque minuti dopo Aronica ha sul destro la palla del vantaggio ma calcia debolmente e poco dopo Hamsik da una parte e Obi dall’altra ci provano ma non inquadrano la porta. Primo tempo senza squilli, squadre contratte e pochissime emozioni.
CINISMO NAPOLI, INTER ADDIO COPPA– Ripresa con Alvarez al posto di Obi per dare maggior supporto alla fase offensiva apparsa molto carente nella prima frazione: l’Inter passa al 4-3-2-1. Ma al 49′ Motta si addormenta al limite dell’area nerazzurra facendosi soffiare la palla da Cavani che viene atterrato dall’italo-brasiliano. Rigore netto che lo stesso Matador trasforma spiazzando Castellazzi I nerazzurri provano a reagire subito: Alvarez imbecca alla perfezione Milito che viene trattenuto visibilmente da Maggio, per Celi non c’è nulla. Sneijder finalmente si vede: prima su punizione con De Sanctis costretto alla respinta e poco dopo su conclusione estemporanea di poco fuori. E’ Ricky però ad avere la palla dell’1-1 simile a quella fallita nel derby ma spreca. Dentro anche Zarate con Ranieri che si gioca il tutto per tutto, togliendo Motta. E’ assedio al fortino partenopeo Maurito sfiora il gol, lo stesso succede a Dzemaili in contropiede con Castellazzi che si rifugia in angolo. Allo scadere è Maicon con una parabola insidiosa a impensierire gli uomini di Mazzarri ma senza fortuna. Cavani chiude i conti al 94′ in contropiede.
NAPOLI-INTER: 2-0 (0-0) Napoli (3-5-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Inler (37′ st Dzemaili), Zuniga; Hamsik (42′ st Dossena), Lavezzi (20’st Pandev); Cavani. A disposizione: Rosati, Vargas Fernandez, Britos. Allenatore: Walter Mazzarri. Inter(4-4-1-1): Castellazzi; Maicon, Ranocchia, Samuel, Chivu; Zanetti, Thiago Motta (30′ st Zarate), Cambiasso, Obi (1′ st Alvarez); Sneijder, Milito. A disposizione: Julio Cesar, Cordoba, Faraoni, Poli, Castaignos. Allenatore: Claudio Ranieri. Arbitro: Domenico Celi (sez. arbitrale di Bari). MARCATORI : 4’st (r), 48′ st Cavani IL MIGLIORE- Zanetti: In una serata no per i suoi, non sfigura come al solito mantenendo alta la concentrazione, non una novità si dirà. Eterno IL PEGGIORE–Thiago Motta: Troppe chiacchiere sul suo futuro e su quanto sia bella Parigi hanno inciso e non poco sulla concentrazione di Motta che ha spalancato le porte con una sua leggerezza al successo dei partenopei. Distratto IL VOTO ALL’INTER – 6, Buona la reazione dopo il gol ma occorre concretezza IL VOTO A RANIERI- 5,5 Il risultato gli dà torto, allineato e coperto nei primi 45′ cambia marcia nella ripresa, gli episodi non lo premiano ADDIO COPPA ORA IL LECCE- Non è tempo di rimuginare, si torna a pensare la campionato e in Salento occorrono i tre punti.