Proseguiamo con l’analisi del match che ieri sera ha visto l’Inter pareggiare in casa contro un solido Bologna. Un’occasione persa per i nerazzurri che hanno sfumato diverse palle gol, sprecando l’opportunità di poter accorciare ulteriormente in classifica rispetto al Napoli, leader momentaneo ma con una partita in più considerata la gara che la squadra di Inzaghi dovrà recuperare a febbraio con la Fiorentina.
Rimanendo sul pareggio di San Siro, ecco cinque cose che forse vi sono sfuggite dalla gara tra Inter e Bologna.
1) Il pareggio contro il Bologna ha riacceso le critiche verso Simone Inzaghi, accusato di non aver saputo sfruttare al meglio le risorse a sua disposizione. In particolare, molti puntano il dito contro la tardiva integrazione di giocatori come Zielinski e Taremi, che avrebbero dovuto rappresentare un valore aggiunto rispetto alla scorsa stagione. Entrambi, però, non si sono ancora avvicinati al livello dei titolari, specialmente l’iraniano che ieri sera ha fallito un paio di opportunità clamorose.
2) Se da un lato l’Inter può recriminare per le proprie lacune, dall’altro va riconosciuto il grande merito del Bologna. La formazione di Vincenzo Italiano ha giocato con intensità e organizzazione, mettendo in difficoltà i nerazzurri soprattutto nella gestione della partita. Anche gli uomini mandati in campo dalla panchina hanno confermato la profondità dell’organico rossoblù.
3) Le difficoltà nei cambi registrate ieri sono legate a una situazione contingente piuttosto che a un limite strutturale della rosa. Le assenze e il carico fisico accumulato dai titolari hanno inevitabilmente ridotto le opzioni disponibili per Inzaghi.
4) Uno dei temi più delicati riguarda Asllani che sembra essere entrato in un loop negativo. Il giovane centrocampista fatica a gestire la pressione e a esprimere il proprio potenziale. In questo contesto, il confronto con Zielinski è inevitabile: il polacco, più esperto, è riuscito a riscattarsi dopo un avvio complicato e le critiche ricevute. Asllani, invece, sembra ancora bloccato, un aspetto su cui il tecnico dovrà lavorare da qui a fine stagione.
5) Nonostante le critiche, è importante non perdere di vista i dati oggettivi. Con 44 punti in 19 partite, l’Inter è proiettata verso una quota di 88 punti, sufficiente per competere seriamente per lo scudetto. Inoltre, Lautaro Martinez sta ritrovando i suoi abituali ritmi realizzativi, un elemento chiave per il prosieguo della stagione. Dopo sei vittorie consecutive, è normale che un pareggio susciti giudizi severi, ma occorre contestualizzare: la strada è ancora lunga e le basi per una stagione di successo sono solide.
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