6 cose che (forse) NON hai visto in Lazio-Inter
Le curiosità emerse dalla gara dell'Olimpico
Il giorno dopo la grandissima vittoria dell’Inter sul campo della Lazio, non si smette di esultare tra il popolo nerazzurro. La squadra di Simone Inzaghi ha saputo riscattarsi al meglio dopo la sconfitta in Champions League fornendo una grande prestazione contro una delle avversarie più in forma in campionato.
Ci sono, in generale, alcune curiosità nell’Inter che forse non tutti hanno notato, all’interno di una gara stellare, con ben sei bellissime reti in trasferta che hanno fatto impazzire di gioia i tifosi presenti all’Olimpico di Roma. Eccone sei:
1) L’Inter ha controllato la partita da grande squadra: ha provato a partire forte, è iniziata una gara aperta dove si è capito che aggredendo e alzandosi si rischiava qualcosa quindi l’Inter saggiamente ha deciso di attendere un attimo e provare a ripartire e qui qualche difficoltà c’è stata per una decina di minuti ma la Lazio ha prodotto di fatto solo il tiro di Noslin e qualche buona accelerazione, ma niente di più.
2) Una riflessione tattica da fare è: sia il Leverkusen che la Lazio hanno trovato le giuste contromisure alle ripartenze nerazzurre quando si riconquista palla con difesa bassa. Inzaghi è stato studiato e ora deve inventarsi qualcosa di nuovo in queste situazioni.
3) I calci d’angolo: statisticamente c’è uno studio che segnala che i calci d’angolo battuti a rientrare verso la porta convertono più gol e l’Arsenal sta costruendo tanto con questi schemi a creare confusione dentro l’area piccola. Invece Inzaghi contro la Lazio ha puntato su una novità che ha pagato con l’occasione da corner che ha poi portato al rigore di Calhanoglu.
4) Partita super di Dumfries, probabilmente la sua migliore da quando è all’Inter. Ha annullato Nuno Tavares, conquistato il rigore (ma senza la mano di Gigot avrebbe probabilmente fatto gol), fornito l’assist per Dimarco e ha avuto un’altra grande occasione prima di segnare un gol molto bello. Per lui 100% di duelli aerei vinti e dopo il rinnovo è in crescita costante.
5) L’altro tassello che manca è Lautaro Martinez. Dopo la partita inevitabilmente sono arrivati diversi commenti sul fatto che non abbia ancora segnato, i tifosi lo sottolineano. Il Toro ha comunque giocato 42 palloni in questa partita e in nessun’altra gara di campionato era stato così coinvolto.
6) Chi è tornato invece è Stefan de Vrij: ancora una volta monumentale. Dopo qualche momento di ambientamento a inizio partita ragazzi ha preso il dominio dell’area di rigore: è l’interista con più palloni giocati e passaggi riusciti, 100% duelli a terra vinti e 97% duelli aerei, 10 salvataggi. Secondo i numeri analizzati da DataMB è il miglior difensore in Europa per percentuale di duelli difensivi vinti. Di sicuro non sta facendo sentire l’assenza di Acerbi e a questo punto si candida prepotentemente al rinnovo di contratto.