7 indizi sulle reali intenzioni di Oaktree all’Inter

Oaktree-Inter E' trascorsa più di una settimana da quando Oaktree è diventato ufficialmente il nuovo azionista di maggioranza dell'Inter. Per l'ultimo passaggio che sancirà l'inizio definitivo dell'era americana per il club nerazzurro, dovremo attendere l'Assemblea dei Soci in programma il prossimo martedì 4 giugno, quando verrà riorganizzato il Consiglio d'Amministrazione e nominato il nuovo presidente. Nonostante i pochissimi giorni trascorsi sotto la bandiera di Oaktree, il fondo americano ha subito dimostrato di avere intenzioni serissime per il futuro dell'Inter e lasciato intendere che il loro impegno a Milano avrà una durata più lunga del previsto. In questo approfondimento di Passione Inter, andiamo dunque a vedere 7 indizi raccolti in questi primi 10 giorni che certificano l'impegno del nuovo proprietario nerazzurro. MANAGEMENT RICONFERMATO >>> Management Inter riconfermato La prima buona notizia è subito arrivata nel giorno d'insediamento di Oaktree a Milano. Nel blitz dei due manager Katherine Ralph e Alejandro Cano, è stato garantito ai dirigenti dell'Inter il concetto di continuità aziendale. La squadra composta da Antonello, Marotta, Ausilio e Baccin ha quindi incassato la piena fiducia da parte del fondo californiano, come garanzia per i futuri successi del club nerazzurro. Si ripartirà, dunque, dal management che ha fatto la fortuna dell'Inter degli ultimi anni, quello che sotto la gestione Suning ha collezionato dal 2020 ad oggi complessivamente 7 trofei: 2 Scudetti, 2 Coppe Italia, 3 Supercoppe Italiane. Senza dimenticare le due finali europee disputate, nel 2020 in Europa League contro il Siviglia e nel 2023 in Champions League contro il Manchester City. RINNOVI IMMINENTI >>> Rinnovi Inter in arrivo Non senza un pizzico di stupore, Oaktree è davvero entrato in punta di piedi anche sul capitolo rinnovi. Il fondo, anche in questo caso, ha confermato quelle che erano state le linee guida sotto l'aspetto economico già dettate da Steven Zhang, dando ai dirigenti dell'Inter il compito di proseguire senza alcun intoppo le trattative per i rinnovi più delicati già impostati da mesi. Se il compito si preannunciava più semplice nei casi di Simone Inzaghi e Nicolò Barella, con i quali una bozza di accordo era già stata raggiunta da tempo, non era invece così scontato riuscire a chiudere in tempi così brevi e senza troppe noie anche la pratiche Lautaro Martinez. Eppure, dinnanzi ad una proposta altissima da 9 milioni di euro più bonus per il capitano nerazzurro, Oaktree non ha esitato a dare il proprio via libera alla definizione del contratto. LINEA SUL MERCATO >>> Mercato Inter, nessuno stravolgimento Altro tema di continuità, riguarderà la strategia sul mercato. L'autofinanziamento sarà la stella polare che guiderà le strategie di Marotta e Ausilio per quanto riguarda le entrate. Chiaro che trattandosi di un fondo l'obiettivo principale sarà quello di generare valore, insistendo ancor di più sul player trading, vale a dire su colpi alla Bisseck coi quali in futuro poter eventualmente generare maxi plusvalenze. Un metodo, comunque, già adottato da anni dal club. Allo stesso tempo, per Oaktree non esiste la necessità di dover chiudere in attivo il prossimo mercato, pertanto i big potranno rimanere in rosa senza scossoni. Tutto ciò, ovviamente, a meno che non arrivino proposte irrinunciabili o richieste esplicite di addio da parte dei calciatori, ma in entrambi i casi non si registrano ad oggi particolari ansie da parte della società. Si procede dunque con il programma già stilato dai dirigenti negli ultimi mesi, con il sacrificio di alcuni esuberi o di giovani alla Valentin Carboni per consentire alla società di andare a caccia dei principali obiettivi di mercato, tra cui Bento e Albert Gudmundsson. ROSA COMPETITIVA >>> Alto livello di competitività Tutto questo si traduce in un obiettivo comune che in certo senso lega Oaktree a Suning: il livello di competitività della rosa, pur rispettando i parametri di sostenibilità economica, dovrà rimanere alto. L'Inter negli ultimi anni è tornata ai vertici del calcio non solo italiano ma anche europeo, e per il nuovo fondo dovrà riconfermarsi anche nelle stagioni a seguire. Da qui la fiducia espressa ai dirigenti che sono stati principali interpreti di questa evoluzione del club, nonostante il periodo complicato vissuto dal 2020 in avanti. L'obiettivo sarà dunque ripetersi già dal prossimo anno in campionato e tentare di alzare nuovamente l'asticella in Champions League per un percorso da protagonisti. STADIO DI PROPRIETA' >>> Stadio Inter prioritario Con il suo arrivo, inoltre, Oaktree ha posto immediatamente l'accento sul tema stadio. Che sia in un nuovo impianto nei terreni individuati a Rozzano, oppure in un San Siro ristrutturato (in attesa dello studio di fattibilità di WeBuild atteso nel mese di giugno): il fondo ha fretta di portare a termine risultati concreti per quella che diverrà la nuova casa nerazzurra del futuro. Nonostante l'impegno non sia a breve termine, nei piani di Oaktree inevitabilmente c'è in cantiere una nuova cessione del club ad altri acquirenti. Per questa ragione, riuscire ad avere in mano uno stadio di proprietà in pochi anni, andrebbe ad aumentare il valore complessivo dell'Inter rendendo ancor più appetibile la vendita futura della società. AUMENTO RICAVI >>> Aumento dei ricavi Inter Tra i punti fissati da Oaktree come nuovo proprietario dell'Inter, in alto è stato posto l'aumento dei ricavi. Su questo aspetto le entrate del club nerazzurro sono notevolmente cresciute nell'ultimo biennio, dopo un 'periodo di magra' dal 2020 al 2022 condizionato da diversi fattori. Uno su tutti, a causa dei numerosi sponsor asiatici che per via dei danni economici provocati dal Covid, si sono lentamente tirati indietro. Un punto, questo, che risulta fondamentale. Oaktree, da fondo californiano qual è, vorrebbe spostare gli interessi commerciali dell'Inter da Oriente a Occidente, stringendo nuovi accordi con partner statunitensi. CLAUSOLA 2026 >>> Clausola pro-Zhang 2026 Infine, il tema della clausola pro-Zhang che blocca la cessione del club da parte di Oaktree almeno fino al 2026. Come raccontato nei giorni scorsi, il fondo americano non avrà alcun interesse a vendere l'Inter nei suoi primi 18 mesi di attività. Questo perché - come da accordi con Suning - in caso di cessione entro il prossimo anno e mezzo, dovrà riconoscere al gruppo asiatico una percentuale sulla differenza tra il valore attuale del club - che tra poche settimane verrà stabilito con certezza da una perizia - e il futuro prezzo di vendita della società. Ne risulta, dunque, che Oaktree abbia tutto l'interesse a mantenere la proprietà dell'Inter almeno per i prossimi 18 mesi, sia per i propri interessi, ma anche per il bene del club nerazzurro e dei suoi tifosi.

7 indizi sulle reali intenzioni di Oaktree all’Inter

Cosa abbiamo colto in questi primi dieci giorni

Antonio Siragusano - Autore

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Antonio Siragusano
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