Accadde oggi – 20 febbraio 2010: è la notte delle manette di Mou
Il 20 febbraio 2010 a San Siro l'Inter di José Mourinho riesce a resistere in 9 contro la Sampdoria di Luigi Delneri e pareggia a reti inviolate.Il 20 febbraio 2010 a San Siro si gioca una delle partite che finirà per diventare tra le più rappresentative della leggendaria stagione 2009/2010, quella che vedrà l’Inter di José Mourinho conquistare il Triplete.
Allo Stadio Meazza la Beneamata ospita la Sampdoria di Luigi Delneri ed il match termina a reti bianche: quella sfida non sarà tanto ricordata per il risultato, quanto per la straordinaria dimostrazione di forza di quella Inter che anche in 11 contro 9 per ampi tratti del match riesce a resistere, arrivando addirittura a sfiorare la conquista dei tre punti nel finale. La sfida del Meazza è particolarmente spigolosa: la squadra dello Special One conduce il gioco, ma Pazzini e compagni sembrano capaci di impensierire l’Inter in contropiede. In meno di 10′, però, il match cambia completamente volto, con Tagliavento che tra il 31′ ed il 38′ espelle per doppia ammonizione sia Samuel che Cordoba: l’Inter, dunque, si ritrova nel giro di pochi minuti in 9 contro 11.
Al momento dell’espulsione del colombiano – la seconda della serata per l’Inter – San Siro esplode in una protesta civile e inizia ad accennare una “panolada” di fronte alla quale Mourinho decide di compiere un gesto storico: quello delle famose manette. A quel punto lo stadio si trasforma in una vera e propria bolgia, con l’Inter che in doppia inferiorità numerica non perde lucidità e continua a difendersi in maniera organizzata. Una difesa per certi versi eroica che rappresenta l’antipasto di ciò che vedremo due mesi più tardi al Camp Nou, contro il Barcellona di Leo Messi, quando l’Inter riuscirà a conquistare la finale di Champions League restando in 10 dopo l’espulsione di Thiago Motta nel primo tempo.
Nel finale del match, al 78′ – con la Samp in 10 uomini da pochi minuti per l’espulsione di Pazzini – la Beneamata va addirittura vicina al gol del clamoroso vantaggio con Samuel Eto’o: in quell’occasione solo un grande Storari nega ai nerazzurri un’impresa straordinaria. Proprio in quella notte, però, di fronte a delle difficoltà che per molte altre squadre si sarebbe rivelate insuperabili, l’Inter di Mourinho inizia a forgiare un’anima che la porterà a scrivere delle pagine indelebili nella storia nerazzurra.