Partiamo da una riflessione sul modulo. Da tempo si pensa al Bologna come una squadra che fa del 4-2-3-1 una sorta di dogma, ma non è affatto così. La disposizione può essere utile più sulla carta che nello studio dell’avversario, visto che il sistema di Thiago Motta è particolarmente fluido. I rossoblù adottano una filosofia di gioco particolarmente dinamica soprattutto a centrocampo, con le posizioni che variano a seconda delle partite, dei momenti delle stesse e degli avversari.
Spesso i felsinei si dispongono con un 4-3-3 con Fabbian a destra, Ferguson a sinistra e Freuler centrale, ma nelle ultime gare si assiste a un vero e proprio 4-1-4-1 soprattutto in fase di non possesso, con l’ex Atalanta a protezione della difesa. In situazioni di possesso, invece, Fabbian o Ferguson si spingono in avanti offrendo supporto a Zirkzee e disegnando a tratti una sorta di 4-2-4. Anche se contro l’Inter è lecito ipotizzare che l’assetto sarà più accorto anche quando il Bologna avrà il possesso della palla.
Il Bologna è il settimo miglior attacco del campionato con 41 gol fatti e in generale non spicca per produzione offensiva, essendo fuori dalla top 5 di Serie A sia per tiri totali che per tiri in porta. I gol sono ben distribuiti, visto che dietro Zirkzee (miglior realizzatore stagionale a quota 10) ci sono Orsolini (9), Ferguson (6) e Fabbian (4). Un punto di forza è sicuramente costituito dai dribbling (7.9) a partita, fondamentale nel quale si posiziona al quinto posto della Serie A principalmente sfruttando il mix fra doti tecniche e velocità dei vari Orsolini, Ndoye e Zirkzee. Il Bologna è inoltre una squadra a cui piace avere il possesso palla: è terza dietro soltanto a Napoli e Fiorentina. Contro l’Inter, tuttavia, si è snaturata (o meglio, adattata) da quel punto di vista: nella sfida di Serie A ha chiuso con il 37% di possesso, che è diventato 44% in Coppa Italia.
Il Bologna è la terza miglior difesa del campionato con 24 gol subiti, dietro soltanto a Inter (13) e Juventus (21). Quella di Thiago Motta è fra le cinque squadre di Serie A che concede meno tiri. Un particolare nel quale spicca in positivo è quello relativo ai contrasti, essendo la squadra che ne fa di più in Italia. Non è un caso che fra i dieci calciatori di Serie A che contrastano di più ci siano due rappresentanti del Bologna: il terzino destro Posch e il mediano Freuler. A fare da contraltare c’è invece il dato sui duelli aerei: solo quattro squadre ne fanno di meno.
Fra i giocatori chiave sicuramente da citare Zirkzee, fra i migliori talenti del panorama europeo e già nel mirino di big italiane ed estere. Le ali Orsolini e Ndoye sono due spine nel fianco di tutte le difese avversarie: il primo ha già fatto male all’Inter l’anno scorso, il secondo l’ha eliminata dalla Coppa Italia con la rete del 2-1 in velocità. Freuler è l’anima della squadra, un vero e proprio equilibratore, mentre Fabbian e Ferguson abbinano all’utilità difensiva anche spiccate doti in inserimento, come dimostrano i gol già segnati in campionato. Da segnalare l’imponente crescita di Calafiori, divenuto un regista difensivo.
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