Analisi TOTALE Inter-Atletico Madrid: segreti, Preview e Formazioni
Tutto quello da sapere sull'andata degli ottavi di finale di Champions League
CHE SQUADRA È L’ATLETICO MADRID
L’ALLENATORE
Divenuto ormai un’icona dell’Atletico Madrid, Diego Pablo Simeone, è l’allenatore dei Colchoneros dal 2011. Un’avventura lunghissima, che ha in cui ha legato in modo indissolubile il nome del Cholo a quello del club madrileno. Oltre ai tanti successi, il tecnico argentino ha plasmato una vera e propria identità riconoscibile e riconosciuta: il Cholismo.
Tuttavia, in questa stagione l’Atletico Madrid ha abbandonato quel calcio ruvido, spigoloso, ed estremamente difensivo che ha segnato la sua storia. La nuova versione degli spagnoli è una squadra vogliosa di sfruttare la propria qualità offensiva. I Colchoneros stanno affinando una modalità di gioco, quella del palleggio, impensabile fino a qualche anno fa. Basti pensare alle due partite contro la Lazio ai gironi, quando gli uomini di Sarri si sono ritrovati a correre, spesso a vuoto, nel tentativo di recuperare palla.
IL MODULO
L’Atletico Madrid alterna, a seconda della fase di possesso e non possesso, rispettivamente un 3-5-2 e un 5-3-2. In difesa, i due terzi sono Gimenez ed Hermoso, mentre al centro si dispone Witsel, che resta pur sempre un centrocampista prestato al ruolo di perno difensivo, fatto che la dice lunga sul cambio di filosofia di Simeone. Sugli esterni, invece, a destra alternano fra Llorente (calciatore multiuso) e Molina, mentre a sinistra il titolare può essere considerato Samu Lino, con Reinildo e il canterano Riquelme alle sue spalle.
A centrocampo, gli intoccabili sono il capitano Koke e la vecchia conoscenza del calcio italiano (a lungo oggetto di desiderio dell’Inter) De Paul. Il terzo posto è invece conteso da Saul, Pablo Barrios e lo stesso Llorente.
In attacco, c’è una coppia titolarissima così come c’è nell’Inter: Morata-Griezmann è il duo consolidato. Lo spagnolo, tuttavia, andrà solo in panchina e vicino al francese potrebbe giocare proprio Llorente (doppietta da attaccante nell’ultima partita con il Las Palmas) o Depay, senza dimenticare la carta Correa.
I NUMERI
L’Atletico Madrid ha segnato già 78 gol stagionali, a testimonianza che la produzione offensiva è diventata una caratteristica preponderante nella squadra di Simeone. In Liga hanno realizzato 50 reti: meglio hanno fatto soltanto Real Madrid, Girona e Barcellona. La squadra di Simeone, in Liga, ha una media di 5.5 tiri in porta a partita, terza in questa graduatoria dietro a Barcellona e Real Madrid. Il dato che fa ancor più impressione è quello relativo alla Champions League: nella fase a gironi i madrileni sono andati in gol per 17 volte, secondi in tutta la competizione dietro solo al Manchester City (18).
La difesa, invece, è più preoccupante e in Liga i rojiblancos hanno subito già 26 reti in 25 partite, quindi una media di poco più di un gol a gara. Altri indicatori, poi, raccontano la filosofia della squadra radicalmente cambiata rispetto all’ultimo decennio: concedono una media di 13.2 tiri a partita, solo cinque squadre lasciano calciare più volte gli avversari.
L’Atletico Madrid, inoltre, staziona sorprendentemente nelle ultime posizioni in quanto a duelli aerei: significa che è una squadra meno portata alla lotta, ma è anche sintomo di un reparto di centrocampo che non può contare – un po’ come l’Inter – su calciatori dalla stazza importante. Altra caratteristica variata rispetto al Cholismo classico è quella relativa ai falli commessi: 10.8 a partita, è la terza squadra meno fallosa rispetto a Barça e Real. Dimentichiamoci, insomma, della squadra che prende a randellate gli avversari più dotati tecnicamente. Anche perché adesso la bravura e la pulizia tecnica è parte integrante della formazione del Cholo.
I GIOCATORI CHIAVE
L’uomo simbolo dell’Atletico Madrid è senza dubbio Antoine Griezmann, tornato a livelli eccezionali in questa stagione, tanto da aver segnato già 5 reti in questa edizione della Champions League. Il francese è stato di gran lunga l’attaccante più prolifico in Spagna nel 2023 e un mese fa è diventato il Pichichi all-time (miglior marcatore di sempre) nella storia dell’Atletico Madrid, toccando quota 174 gol. Occhio al francese, che non segna da 7 partite (ha accusato un po’ di fisiologica stanchezza) e freme dalla voglia di ritornare al gol.
Alvaro Morata, obiettivo estivo dell’Inter, sta vivendo poi la sua miglior stagione di sempre con 19 gol realizzati: tanti, tantissimi per uno a cui è sempre stato rimproverato di non essere un bomber puro. Lo spagnolo, come detto, dovrebbe accomodarsi al massimo in panchina dopo il problema fisico rimediato contro il Siviglia. La coppia con Griezmann funziona a meraviglia e hanno partecipato al 60% dei gol totali dell’Atletico: numeri molto, molto simili a quelli di Lautaro e Thuram.
Grande attenzione anche a Memphis Depay, letteralmente scatenato nel nuovo anno con 6 gol nelle prime 8 partite e probabilmente titolare al fianco di Griezmann. Angel Correa, poi, è una storica mina vagante di Simeone, in grado di svoltare le partite dei madrileni con guizzi improvvisi, anche e soprattutto da subentrato.