La partita con la Fiorentina ha mostrato un Napoli diverso a quanto visto nella prima parte di stagione, con un 3-4-2-1 molto corto e stretto, che in fase di non possesso è diventato una sorta di 5-4-1. Per l’Inter di Inzaghi, allora, si prospetta una gara diversa rispetto a quella del San Paolo, con meno campo alle spalle della più abbottonata difesa di Mazzarri.
Il nuovo schieramento tattico, inoltre, potrebbe ingolfare le fasce, creando potenzialmente qualche difficoltà all’Inter proprio in quel fatto che contro la Lazio ha reso i nerazzurri devastanti. Probabile, invece, che l’Inter possa gestire il pallone per buoni tratti ed è lì che i nerazzurri dovranno avere la capacità di muovere il blocco difensivo avversario, sfruttando la fluidità posizionale dei propri offensivi e la qualità nelle combinazioni veloci. Cercando di superare la schermatura di Lobotka, migliore per palloni recuperati contro la Fiorentina.
In fase difensiva, invece, i nerazzurri dovranno fare attenzione a due fattori: la catena di destra e le sgasate di Kvaratskhelia. Di Lorenzo è stato il giocatore a toccare più palloni in semifinale e, insieme a Politano è l’incaricato a far guadagnare campo alla squadra di Mazzarri. Sovraccaricando la fascia destra, però, i Campioni d’Italia puntano anche a liberare il lato debole, dove l’abilità nel dribbling dell’esterno georgiano può creare sconquassi pericolosi nella difesa dell’Inter.
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