Analisi TOTALE Inter-Napoli: segreti, preview e Formazioni
Tutto quello che devi sapere sul big match di domani
LE CHIAVI TATTICHE DI INTER-NAPOLI
Alla luce di quanto detto, c’è una parola che deve contraddistinguere la partita dell’Inter in fase offensiva: mobilità. Al Napoli piace lasciare il possesso agli avversari e riposizionarsi nel 3-5-2 caro a Conte in fase difensiva, con Politano che si abbassa a fare il quinto di centrocampo, mentre in fase offensiva l’assetto è un 4-3-3 ibrido con Scott McTominay, uomo chiave nelle due fasi, che spesso va ad occupare la posizione di trequartista rendendolo un 4-2-3-1.
Se l’Inter lascia dei riferimenti statici al Napoli, allora rischia di essere inoffensiva perché Buongiorno e Rrahmani possono esaltarsi nei duelli corpo a corpo e anche sui palloni alti in caso di ripetuti cross nerazzurri. Gli uomini di Inzaghi dovranno invece svariare il più possibile, tramite gli scambi di posizione fra difesa e centrocampo, ma anche fra Thuram e Lautaro che devono allargare la difesa napoletana, oltre ad affondare in profondità, soprattutto il francese. Dall’argentino ci si attende il solito lavoro di raccordo sulla trequarti e che si abbassi a prendere palla, “muovendo” l’assetto difensivo del Napoli. Non è un caso che gli uomini di Conte siano andati in crisi totale contro l’Atalanta che per tutta la gara non ha dato riferimenti, con Gasperini che ha appositamente tenuto fuori Retegui affidandosi a Lookman e De Ketelaere davanti.
I nerazzurri dovranno essere però bravi a mantenere l’equilibrio per non esporsi alle ripartenze e agli uno contro uno, soprattutto se dovesse giocare Dumfries. L’olandese avrebbe il compito di contenere Kvaratskhelia insieme a Pavard e Barella, motivo per il quale bisognerà sempre mantenere la compattezza sia contro il temuto georgiano che contro Politano, sull’altra corsia.
L’Inter, inoltre, potrà vincere la partita solo se sarà in grado di tenere botta fisicamente, visto che il Napoli proverà a sfruttare il peso di Lukaku e di McTominay per sfondare. Acerbi dovrà essere bravo contro il belga spalle alla porta e nei duelli di testa, come fatto da Hien domenica scorsa, senza consentirgli di girarsi o di attaccare la profondità, anche perché andrebbe in crisi in velocità. Sullo scozzese servirà un lavoro di squadra con Calhanoglu che dovrà essere supportato a turno dalle mezzali e da Pavard o Bastoni, a seconda della posizione che andrà ad occupare l’ex Manchester United.