Ecco: ci immaginiamo una partita più simile alla seconda rispetto alla prima. La Salernitana ha bisogno disperato di punti e farà tutto ciò che è possibile per portarne a casa almeno uno, che potrebbe fungere da propulsore per un finale di stagione a mille all’ora.
Il 4-3-1-2 è un modulo che, almeno sulla carta, prevede la ricerca delle vie centrali e l’intasamento delle stesse. Una soluzione che potrebbe rivelarsi intelligente a metà, inibendo in qualche modo i tre fenomenali centrocampisti nerazzurri ma lasciando scoperti i quinti, che domani saranno Dumfries e Carlos Augusto. Per questo, ci immaginiamo che in fase difensiva Liverani passi a un 4-5-1 allargando Candreva nel ruolo ricoperto per anni e insieme a lui uno fra i due attaccanti, in modo da non isolare gli esterni nerazzurri.
A proposito delle punte. Dia sta disputando un’ottima stagione, ma attenzione alle caratteristiche del suo partner Weissmann: l’attaccante israeliano di proprietà del Granada è molto propenso al sacrificio per la squadra, spesso lo si vede lottare e pressare e potrebbe accadere lo stesso domani in fase di impostazione per l’Inter.
A centrocampo, potrebbe verificarsi un’interscambiabilità dei ruoli visto che, come dicevamo poc’anzi, in regia c’è la possibilità che si alternino Maggiore e Basic, dal quale solitamente passa una notevole quantità di palloni.
E veniamo alla difesa. A sinistra ci sarà Sambia, a destra Zanoli, che piace tanto anche all’Inter. E al centro? Una coppia che fino a qualche anno fa sarebbe stata considerata da top team in Europa: Kostas Manolas e Jerome Boateng. Il “problema” è che adesso il greco e il tedesco hanno rispettivamente 32 e 35 anni. Per questo, ci immaginiamo un’Inter capace di aggredirli in velocità e forse non è un caso che, nella scelta su chi far riposare tra Lautaro e Thuram, il tecnico piacentino abbia scelto il primo. Perché il francese può essere potenzialmente devastante, come sempre e a maggior ragione contro avversari non rapidi, specialmente nel momento in cui l’Inter dovesse riuscire ad attirare la pressione avversaria e a liberarsene con successo. Le capita spesso e a maggior ragione ci aspettiamo che capiti contro una squadra colma di problemi.
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