Ci immaginiamo un’Inter che vorrà rincorrere a tutti i costi la vittoria. Funziona così nei derby, a maggior ragione se i tre punti significano scudetto della seconda stella da festeggiare davanti ai rivali che inseguono (anzi, inseguivano) lo stesso obiettivo. I ragazzi di Simone Inzaghi, tuttavia, non dovranno commettere l’errore di sbilanciarsi eccessivamente, o prima del tempo, perché significherebbe prestare il fianco alle doti migliori dei rivali, ovvero palla a Theo e/o Leao e si corre a testa bassa verso la porta.
L’Inter ha battuto il Milan per cinque volte consecutive cambiando atteggiamento a seconda dei momenti: ha lasciato il possesso agli avversari per scelta, ha tenuto il pallino del gioco, ha utilizzato il pressing alto per non far ragionare gli avversari. Ci aspettiamo eguale intelligenza e acume tattico anche nella sfida di lunedì. I nerazzurri dovranno essere abili a scegliere i tempi per la fase di pressing, visto che i rossoneri possono andare in crisi e perdere la sfera, ma senza concedere troppo campo ai corridori milanisti in contropiede.
Grande attenzione, ovviamente, al duello Pavard-Leao, che però duello vero e proprio non dovrà essere. Servirà infatti il supporto costante di Darmian e Barella per non mandare il francese all’uno contro uno, sul quale andrebbe in crisi. Dall’altro lato, Bastoni dovrà limitare Pulisic con il supporto di Mkhitaryan e Dimarco, mentre a centrocampo Calhanoglu dovrà ripetere – insieme alle mezzali – l’ottima prestazione dell’andata in contenimento su Loftus-Cheek. Sempre sulla fascia sinistra, ci aspettiamo un Dimarco capace di vincere (ancora) il duello con Calabria. Al centro dell’area, Acerbi se la vedrà con Giroud: da quando l’ex Lazio è all’Inter, il francese non è mai più stato in grado di segnare nei derby ed è sempre uscito con le ossa rotte. La speranza è che lo scenario si ripeta.
In fase offensiva, per l’Inter sarà utile sfruttare la supremazia tecnica a centrocampo e vincere i duelli. Darmian e Pavard dovranno rimanere il più possibile in proiezione offensiva per costringere Theo e Leao ad arretrare, come fatto da De Rossi con la scelta vincente di posizionare El Shaarawy sulla destra in Europa League. In attacco, poi, i nerazzurri hanno tutte le armi per fare male: la sfida incrociata Gabbia-Tomori contro Thuram-Lautaro è sulla carta vantaggiosa per l’Inter. Gabbia può andare in crisi in velocità contro Thuram e il gol di Dybala giovedì scorso insegna, con Lukaku a bruciare in velocità e scaraventare a terra di fisico il centrale rossonero. Il capitano dell’Inter, inoltre, cerca il gol perduto lo scorso 28 febbraio e tecnicamente può avere la meglio sia su Gabbia che su Tomori, quest’ultimo beffato già diverse volte negli ultimi derby: vi ricordate il gol del 3-0 in Supercoppa?
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