Analisi TOTALE Roma-Inter: segreti, preview e Formazioni
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STATISTICHE ROMA
La Roma di Ivan Juric è caratterizzata da tre principi cardine: riaggressione feroce, duelli a tutto campo e verticalità. Se l’avversario perde palla, i giallorossi sono pronti ad aggredire anche altissimi per la riconquista e non hanno paura di tentare i duelli uomo contro uomo anche a tutto campo, in pieno stile Atalanta. Non a caso, Juric è un allievo di Gian Piero Gasperini.
L’interpretazione del modulo è leggermente diversa rispetto all’Inter, non solo per la disposizione differente (3-4-2-1 anziché 3-5-2), ma anche per i compiti che spettano agli esterni, che domani dovrebbero essere Celik e Zalewski. Se quelli nerazzurri si accentrano spesso dentro il campo, soprattutto Dimarco, i giallorossi invece fanno su e giù per la fascia ma amano rimanere defilati, secondo le richieste del tecnico.
In fase di costruzione, la Roma attacca con un 3+2, quindi i tre difensori centrali vengono aiutati dai due centrocampisti nel tentativo di attirare la pressione avversaria, alzando soprattutto gli attaccanti. Spesso e volentieri, i giallorossi provano direttamente la soluzione verticale a cercare Dovbyk, soprattutto se gli spazi in mezzo risultano particolarmente affollati. Qualora invece l’ucraino viene schermato, la Roma prova a creare tanta densità alle spalle dei centrocampisti avversari con i due giocatori alle spalle dell’attaccante: è quella la zona di campo nella quale i giallorossi vantano la maggior qualità. Oltre a Dybala e Pellegrini, titolari domani, bisogna citare anche Baldanzi e Soulé, pronti a subentrare e impiegati nelle ultime partite.
Angelino è un fulcro di gioco fondamentale fra i giallorossi: lo spagnolo è il giocatore che nelle ultime partite ha toccato più palloni ed è l’uomo con più qualità nella linea a tre dietro, avendo doti in impostazione di molto superiori rispetto a Mancini e Ndicka.