Come accennato, in genere l’Udinese predilige un 3-4-2-1 che in fase di non possesso si trasforma in un 5-3-2. Contro l’Inter, invece, l’idea è quella di schierarsi a specchio e rispondere ad Inzaghi con un 3-5-2 per dare più quantità al centrocampo.
Rispetto alla passata stagione, con Runjaic l’Udinese ha alzato leggermente il baricentro e la fase realizzativa ne ha subito beneficiato. Rimane comunque una formazione che non crea tantissime occasioni per partita, ma che produce delle palle gol da ottima posizione e con buona precisione da parte dei propri attaccanti.
Questo perché la formazione friulana lascia che sia la squadra avversaria a tenere in mano il pallino del gioco, rimanendo comunque alta per aggredire e verticalizzare una volta conquistata palla. E’ probabilmente il pressing feroce e sfrontato il punto di forza dell’Udinese che, sull’esempio dell’Atalanta di Gasperini, cerca spesso i duelli uomo su uomo. Un aspetto che potrebbe avvantaggiare l’Inter, in genere abile ad aggirare questo tipo di pressione per sfruttare gli ampi spazi a campo aperto.
Sono però due le possibili minacce da tenere d’occhio nella partita tra Udinese e Inter. Quella bianconera è una squadra molto forte fisicamente, abile a sporcare le partite e decisamente fallosa. Del campionato italiano, è una delle formazioni che fisicamente può mettere più a dura prova l’Inter, specialmente in un momento di poca brillantezza per i nerazzurri. Attenzione anche all’aspetto mentale e a come i ragazzi di Inzaghi arriveranno a questo appuntamento. Quella di Udine è una trasferta storicamente complicata per l’Inter, in più quest’anno avviene contro una squadra libera mentalmente e con una classifica decisamente favorevole.
Sotto l’aspetto delle energie, l’impegno in Coppa Italia – vinto senza grandi problemi contro la Salernitana – non dovrebbe aver tolto nulla all’Udinese. Runjaic ha infatti optato per un largo turnover, preservando buona parte dei titolari in vista proprio del big match contro l’Inter.
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