Analisi

Barella, partenza a rilento? Il confronto con le altre stagioni all’Inter

Sono diversi i tifosi interisti insoddisfatti dall’inizio di stagione di Nicolò Barella. La partenza del classe 1997 non è stata certamente brillante ma nemmeno un disastro. È chiaro che si tratta di un giocatore di enorme qualità che ha abituato bene i nerazzurri in questi ultimi anni. Forse sente un po’ la mancanza dell’amico e compagno di reparto Brozovic, o forse semplicemente siamo solo all’ottava giornata e bisogna aspettare prima di dare giudizi affrettati.


Se si guardano solamente i numeri, allora si, è il peggior inizio di Barella con l’Inter. L’ex Cagliari si è trasferito a Milano nel 2019/20 e all’ottava giornata non aveva ancora trovato il primo gol in nerazzurro ma aveva raccolto 3 assist. Numeri identici l’anno successivo, mentre dal 2021 inizia lo switch: 1 gol e 6 assist dopo otto giornate, stagione chiusa con altri 2 gol e altri 7 assist. Lo scorso anno invece dopo sale a 2 gol ma scende a 3 assist. Quest’anno al momento l’unico bonus portato è un assist nello 0-4 rifilato alla Salernitana.

Non ha ancora trovato il gol ma non è mai stato un goleador, la sua migliore stagione in Serie A dal punto di vista realizzativo è stata la scorsa con 6 reti, oltre alle 3 segnate in Champions League, grazie alla finale raggiunta che gli ha permesso di giocare tutte le partite disponibili. La pazienza è una virtù, ma quando giochi per l’Inter sai che non è mai tanta. Prima di criticare il vice-Capitano, uno dei più talentuosi della squadra, aspetterei che abbia disputato più di un totale di 10 gare. Senza dimenticare che a differenza di altri è uno di quei giocatori a cui Inzaghi non rinuncia quasi mai, lo stesso sta facendo Spalletti finora in Nazionale.

Matteo Rizzi