Le strategie dell’Inter per il prossimo calciomercato estivo cominciano a delinearsi. Zielinski e Taremi già ingaggiati a parametro zero non saranno ovviamente gli unici due innesti nella rosa nerazzurra in vista della stagione 2024-25 e, in questo senso, Marotta e Ausilio hanno già individuato il reparto più bisognoso di rinforzi.
Si tratta dell’attacco. Lautaro e Thuram hanno tenuto ritmi stratosferici nell’annata in corso, prima di andare incontro alla leggera flessione attuale, coincisa – non a caso – con l’eliminazione dalla Champions League. Dietro di loro, Arnautovic e Sanchez non hanno convinto e non è un caso che l’Inter si sia già mossa con il succitato Taremi in vista del 2024-25, potenzialmente massacrante fra nuova Champions League e Mondiale per Club estivo.
Andiamo così a sviscerare il piano dell’Inter sul mercato, con focus sul reparto offensivo, in vista della stagione che verrà. Lo facciamo partendo da due presupposti: il primo è che l’iraniano non basta, ci sarà un nuovo innesto. Non perché il club non si fidi di Taremi, anzi, ma perché è cosciente del fatto che avrà bisogno di un periodo di adattamento al calcio italiano dopo le stagioni in Portogallo. Il secondo è che probabilmente Inzaghi disporrà di una quinta punta, a differenza di quanto accaduto nelle ultime stagioni, quando gli interpreti sono sempre stati quattro.
Lautaro Martinez è capocannoniere stagionale dell’Inter (e della Serie A), oltre che capitano e uomo simbolo. L’argentino è da mesi alle prese con la trattativa per il rinnovo contrattuale con il club nerazzurro fino al 2028. La richiesta è di 10 milioni, l’offerta si ferma a 8: la sensazione forte è che la quadra verrà trovata, vista la volontà reciproca di proseguire insieme.
Marcus Thuram è sbarcato la scorsa estate e la sua prima stagione a Milano può già definirsi molto positiva. Certo, il fatto che sia arrivato a parametro zero non lascia tranquillissimi i tifosi, visto il precedente di Onana: una cessione del francese garantirebbe una plusvalenza totale alla società di Viale della Liberazione. Tuttavia, l’orientamento dell’Inter è quello di blindare il numero 9, ben contento di proseguire la sua carriera in nerazzurro. Il fatto che alla squadra di Simone Inzaghi verrà a mancare il palcoscenico europeo d’ora in avanti, a differenza dell’anno scorso, tiene forse più al riparo Thuram da eventuali offerte dalle big continentali.
Alexis Sanchez non rinnoverà il suo contratto in scadenza il 30 giugno e lascerà Milano per la seconda volta. Il suo posto in rosa verrà preso proprio da Taremi, non solo a livello numerico ma anche di ingaggio (il cileno guadagna 2,8 milioni, l’iraniano ne percepirà 3). Le buone prestazioni delle ultime settimane avevano fatto pensare all’ipotesi rinnovo, ma oggi tutto dice che Sanchez non farà parte della nuova Inter.
Marko Arnautovic rappresenta forse il caso più spinoso da trattare fra qualche mese. L’austriaco non ha per niente convinto durante questa stagione e il nuovo serio infortunio non ha aiutato nelle valutazioni a lungo termine. Il problema è che il numero 8 è stato acquistato per circa 10 milioni firmando un biennale con opzione sul terzo anno. Il club sa di dover andare incontro a una minusvalenza, se vuole privarsene. L’Inter spera che i sondaggi arrivati dall’Arabia Saudita si trasformino in dialoghi e poi in offerte.
L’ipotesi che Joaquin Correa si ripresenti alla Pinetina a inizio luglio è molto concreta. Il prestito al Marsiglia prevede che scatti l’obbligo soltanto in caso di qualificazione dei francesi in Champions League: difficile che ci riescano tramite il campionato, ma il fatto che siano ai quarti di Europa League induce i dirigenti nerazzurri a sperare in una vittoria della competizione, con conseguente qualificazione alla coppa più prestigiosa e 10 milioni nelle casse nerazzurre. Se non dovesse succedere, Marotta e Ausilio faranno di tutto per privarsi dell’argentino, in scadenza nel 2025.
Su Valentin Carboni, che sta disputando un’ottima stagione in prestito al Monza, bisognerà prendere una decisione. Le strade al momento sembrano tre: la prima porta a un nuovo prestito, in Brianza o altrove; la seconda è quella della permanenza in Prima Squadra e, in questo caso, Carboni sarebbe il principale candidato a diventare la quinta punta dell’Inter; la terza conduce alla cessione, ma non “totale”. Spieghiamoci. Marotta e Ausilio potrebbero replicare l’operazione Fabbian, vendendolo a un altro club ma garantendosi un diritto di riacquisto a una cifra prestabilita per non perderne il controllo. Quest’ultima strada potrebbe essere utile per arrivare proprio all’attaccante affidabile, da affiancare al trio Lautaro-Thuram-Taremi, tanto desiderato in Viale della Liberazione.
L’Inter vuole una punta che possa interscambiarsi con le altri tre, e in particolare con Thuram e Lautaro, senza abbassare il rendimento della squadra come avviene sistematicamente quest’anno. In casa nerazzurra sono ancora in corso delle valutazioni su quale profilo scegliere, ma una preferenza sembra tracciata.
Da una parte c’è la possibilità di pescare dall’estero e andare su attaccanti come Jonathan David del Lille, in scadenza nel 2025, che però comporterebbero un esborso economico importante, sebbene attutito dalla situazione contrattuale favorevole (per l’acquirente). Sempre fuori dai confini nazionali si potrebbe tentare poi il colpaccio “alla Bisseck”: attaccante poco conosciuto, per intenderci, che possa stupire tutti con le sue prestazioni.
La seconda strada, quella ad oggi preferita da Marotta e Ausilio, porta alla Serie A e dunque a una punta che abbia già dimestichezza con il nostro campionato. Nelle ultime ore si parla sempre più insistentemente di Albert Gudmundsson, per il quale – come dicevamo – l’Inter potrebbe giocarsi la carta Valentin Carboni. L’islandese però non è il solo, visto che i dirigenti nerazzurri guardano con attenzione molti altri profili, da Zirkzee a Raspadori.
Segui la nostra diretta dalle 19.30
Quattro profili presi in considerazione
Il centrale tedesco dopo il rinnovo
L'identikit del possibile addio pesante
Trattativa in corso per gennaio
I dettagli della firma del centrale tedesco