Siamo quasi alle soglie di ottobre, ma l’Inter ha già avviato le manovre per quello che – almeno sulla carta – sarà il primo colpo del prossimo calciomercato estivo: un nuovo difensore centrale. Nella rosa nerazzurra al momento ci sono Francesco Acerbi e Stefan de Vrij, ma entrambi hanno il contratto in scadenza nel 2025 e solo uno al massimo potrebbe rinnovare.
La carta d’identità dei due giocatori parla chiara: siamo di fronte rispettivamente a un classe 1988 e 1992, a febbraio compiranno 37 e 33 anni. In questo senso, proprio l’età sarà un fattore nella scelta del nuovo acquisto, considerato che la nuova proprietà Oaktree vuole ringiovanire l’organico.
Tra i giocatori più apprezzati dal fondo americano c’è un giocatore che domani l’Inter si ritroverà di fronte nella trasferta di Udine: si tratta di Jaka Bijol. Oggi il Corriere dello Sport parla di un “profilo molto vicino a quello ideale per Oaktree“. I motivi sono diversi e se ne possono elencare almeno cinque.
1) Età: Bijol è un classe 1999, anche lui è nato a febbraio come Acerbi e De Vrij ma nel 2025 di anni ne compirà 26. Se consideriamo che si tratta di un difensore, l’età è ritenuta ideale anche per margini di crescita ed eventuale incremento del valore di mercato con la maglia nerazzurra.
2) Esperienza: è arrivato in Italia nel 2022, quando l’Udinese lo ha prelevato dal Cska Mosca facendogli firmare un quinquennale. Questa è quindi la terza stagione in Serie A e ormai conosce bene le caratteristiche del campionato italiano. Bijol, inoltre, ha già accumulato ben 55 presenze con la Nazionale slovena, giocando anche gli ultimi Europei.
3) Costi: l’Udinese chiede circa 20 milioni di euro per privarsene, valutazione ritenuta accettabile dalle parti di Viale della Liberazione, considerate caratteristiche ed età. L’Inter potrebbe avere maggiori margini di investimento nel prossimo mercato, complice un bilancio con perdite sempre più ridotte e la corposa sforbiciata al monte ingaggi prevista nel 2025, viste le scadenze di giocatori con stipendi importanti come Arnautovic, Correa e gli stessi Acerbi o De Vrij.
4) Integrità fisica: con l’Udinese ha già messo insieme 62 presenze in poco più di due stagioni e nel 2024-25 ha finora giocato tutti i minuti. Guardando allo storico infortuni, si contano solo un paio di problemi (entrambi di natura traumatica) durante la sua esperienza in Italia: una lieve distorsione alla caviglia nel settembre 2022 e la frattura dello scafoide l’anno scorso.
5) Caratteristiche tecniche: oltre a tutti i vantaggi già elencati, Bijol ha dalla sua parte anche l’abitudine acquisita a giocare in un sistema di gioco che combacia con quello di Simone Inzaghi. Fin dal suo arrivo all’Udinese, lo sloveno è sempre stato impiegato da centrale in una difesa a tre.
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Il centrale tedesco dopo il rinnovo
L'identikit del possibile addio pesante
Trattativa in corso per gennaio
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