Per quanto la riguarda la cessione di Calhanoglu non ci sono troppi dubbi: la motivazione sarebbe in primis di natura economica. L’Inter lo cederebbe solamente per una cifra irrinunciabile, che rappresenterebbe una plusvalenza enorme. Un fattore di primo piano per una società che fa della sostenibilità economica e del player trading un suo mantra.
Al tempo stesso, però, l’addio di Calhanoglu può rappresentare anche una grande occasione per l’Inter. In primis, potrebbe trovare maggiore spazio lo stesso Asllani, investimento importante del club che dopo due anni in ombra potrebbe finalmente ottenere maggiore fiducia. Non solo: a livello tattico potrebbero aprirsi porte inedite per Inzaghi, andando a dare una ventata di aria fresca e di novità a un reparto che difficilmente può andare oltre quello fatto vedere nell’ultima stagione.
Anche attraverso nuovi investimenti sul mercato. Perché l’incasso è una valore a livello economico, ma permetterebbe anche all’Inter di incassare una ricca cifra per un giocatore di 30 anni, da reinvestire su un profilo più giovane e più “regista puro”. O ancora, il nuovo budget potrebbe essere utile per puntellare diverse zone del campo e rendere i nerazzurri meno dipendenti dalle prestazioni di alcuni singoli.
Negli ultimi anni l’Inter ha perso spesso dei giocatori che sembravano imprescindibili, per poi scoprire che nuove soluzioni si potevano trovare e che in più di un caso erano anche più efficaci. Merito di Inzaghi a livello tattico, merito della dirigenza nell’individuare i profili più adatti. All’Inter nessuno è insostituibile, neanche Calhanoglu.
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