Analisi

Chi è Dan Ndoye, la freccia svizzera che fa impazzire Ausilio

Fra i ruoli che l’Inter monitora in sede di calciomercato per rinforzare l’organico a disposizione di Simone Inzaghi, c’è sicuramente quello di esterno destro. La situazione di Denzel Dumfries, in scadenza contrattuale il prossimo 30 giugno, induce infatti la dirigenza nerazzurra a non escludere una cessione immediata dell’olandese e quindi a prendere in considerazione vari profili per sostituirlo. Fra questi, il preferito sembra essere Dan Ndoye.

Ndoye Inter

Da qualche settimana l’Inter ha fatto sapere al Bologna di essere interessata al giocatore. Gli uomini di mercato nerazzurri lo hanno osservato per tutto l’anno in Serie A e si sono convinti che possa avere le caratteristiche giuste per sostituire eventualmente Dumfries. Non è un caso, infatti, che il direttore sportivo Piero Ausilio e il suo vice Dario Baccin si siano recati in Germania anche per assistere a Scozia-Svizzera, gara nella quale Ndoye è partito da titolare, risultando fra i migliori in campo. Nella partita successiva, contro i tedeschi, ha ulteriormente catturato l’attenzione, segnando la rete dell’1-0 che ha messo a rischio il primo posto dei teutonici nel girone, prima del gol allo scadere di Füllkrug.

Ndoye Transfermarkt

Dan Ndoye ha 23 anni, essendo nato a Nyon il 25 ottobre 2000 da madre svizzera e padre senegalese. Attualmente, come detto, milita nel Bologna, club che lo ha acquistato un anno fa dal Basilea versando agli elvetici 10 milioni di euro. Investimento ampiamente ripagato, visto che per i felsinei adesso vale almeno 25 milioni di euro. Secondo Transfermarkt, la sua quotazione è decisamente inferiore e si attesta sui 14 milioni, ma Sartori fa valere almeno tre elementi: la grande stagione appena disputata in Italia, l’età che lascia pensare ad ulteriori margini di crescita e una scadenza contrattuale lunga, fissata al 2027.

Carriera Ndoye

Cresciuto nel vivaio del Team Land, nel gennaio 2019 ha fatto il definitivo e stabile salto in prima squadra, ovvero il Losanna. Con il club svizzero ha disputato due stagioni, risultando fra i protagonisti della promozione in massima serie centrata nel 2019-20, contribuendo con 7 reti. La sua annata è stata in grado di attirare i club dei principali campionati europei e non è un caso che, già a gennaio 2020, il Nizza lo abbia acquistato per la stagione successiva.

In Ligue 1, tuttavia, Ndoye non ha rispettato le attese, rimanendo in Francia soltanto per un anno e chiudendo con un totale di 3 gol e 2 assist in 37 presenze. Lo svizzero si è riportato ai suoi livelli dopo il ritorno in patria, precisamente al Basilea, nell’estate del 2021. Con gli elvetici ha messo in mostra tutte le doti ulteriormente affinate poi a Bologna: dribbling secco, velocità, duttilità tattica e ottimi numeri, ovvero 12 gol e 15 assist in due stagioni.

Il trasferimento al Bologna è storia recente, così come il ruolo da protagonista e titolare fisso recitato nell’annata memorabile della squadra di Thiago Motta, capace di conquistare la qualificazione in Champions League. Ndoye ha chiuso la stagione con 2 gol e 2 assist, ma si è rivelato una vera e propria freccia sulla fascia destra, mandando spesso e volentieri in crisi le difese avversarie. Ne sa qualcosa l’Inter, eliminata agli ottavi di finale di Coppa Italia a San Siro proprio da un suo gol, dopo una sgroppata, sul finire dei tempi supplementari.

Con la Nazionale maggiore della Svizzera ha esordito nel settembre 2022 e fin qui ha collezionato 14 presenze, con tanto di gol all’Europeo contro la Germania. Ndoye ha scalato le selezioni giovanili con discreta precocità, esordendo a 16 anni nell’Under 18 e mettenedo insieme 26 presenze nell’Under 21.

Ndoye skills e caratteristiche

Quello che piace di Ndoye è la “sfacciataggine” che riversa in campo, forte di un’esuberanza atletica che gli permette di avere la meglio su molti difensori ed esterni del nostro campionato e non solo. Non solo, appunto, perché lo svizzero sta disputando anche un grande Europeo, prendendosi la scena internazionale con la sua Svizzera.

Il giocatore del Bologna sfrutta un’ottima velocità di base che abbina alla fisicità e a una discreta tecnica, qualità che gli consentono di servire numerosi cross ai compagni ma anche di tentare conclusioni personali, forte di una buona predisposizione all’inserimento nel momento in cui si aprono varchi. Ritornando alla partita contro l’Inter, non è un caso che la sua rete sia arrivata con uno scatto in velocità bruciante nel momento in cui la difesa nerazzurra era visibilmente stanca, arrivati al minuto 116.

Del giocatore colpisce poi la duttilità nelle posizioni. Per fare un esempio, con il Bologna è stato il più delle volte titolare come ala destra in un 4-2-3-1, ma in questo Europeo si sta disimpegnando brillantemente a sinistra come sotto punta in un 3-4-2-1. Nella gara contro la Scozia, è stato schierato addirittura dal ct Murat Yakin addirittura come punta centrale, sfoderando un’ottima gara. Negli anni passati, inoltre, Ndoye si è anche mosso per vie centrali, sia da centrocampista che da trequartista. Insomma, un bagaglio molto ricco e completo.

Conclusioni

Ndoye è sicuramente un ottimo elemento che può crescere ulteriormente se inserito nel contesto adeguato. E l’Inter di Simone Inzaghi ha dimostrato di esserlo, negli ultimi tre anni. Immaginiamo che, in caso di arrivo dello svizzero, il tecnico piacentino dovrà lavorare sulle attitudini difensive del giocatore che finora non sono state particolarmente sollecitate. Ndoye, infatti, agisce da ala ed è abituato ad avere le spalle coperte da un esterno di ruolo. Nel 3-5-2 di Inzaghi, invece, agirebbe a tutta fascia. L’interrogativo riguarda il prezzo che ne fa il Bologna, perché significherebbe reinvestire – presumibilmente – l’intero ricavato della cessione di Dumfries. Farlo significherebbe prendersi un piccolo rischio, ma sarebbe anche un segnale di grande fiducia nei confronti del giocatore.

Simone De Stefanis

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