11 Giugno 2024

Perché l’Inter dovrebbe comprare Dybala (e perché no)

Il punto sulla Joya

Dybala (@Depositphotos)

Dep Dybala

DYBALA ALL’INTER: PERCHÉ SÌ

Partiamo dalle (indiscutibili) caratteristiche tecniche del giocatore, che ben si sposano con il profilo cercato dall’Inter come quarto attaccante, se è vero che il principale nome cerchiato in rosso dalle parti di Viale della Liberazione è quello di Albert Gudmundsson. Appare chiaro, dunque, come la priorità sia quella di prendere una seconda punta classica che renda completa una batteria d’attacco formata da due attaccanti più strutturati fisicamente come Thuram e Taremi, più Lautaro che è difficilmente classificabile, nell’accezione più positiva dell’espressione: sa fare tutto.

Con Dybala, l’Inter si doterebbe in attacco di una dose cospicua di fantasia, agilità, estro, talento, colpo di classe, tiro da fuori. In una sola parola: imprevedibilità. I numeri del giocatore, d’altronde, parlano chiaro: è fra i migliori attaccanti – se consideriamo i cinque principali campionati europei più le coppe continentali – in termini di passaggi tentati e progressivi, assist, occasioni da gol generate; è fra i primi 6 attaccanti su 100 per creazione di occasioni da tiro; ha tenuto la media di 0,53 gol a partita (uno ogni due gare); è un rigorista quasi infallibile, visto che non sbaglia da novembre 2021. Per l’Inter, che dopo Calhanoglu ha il vuoto in quel fondamentale (e si è visto pure a Madrid, in Champions), non sarebbe un dettaglio da trascurare.

Siamo partiti ricordando l’estate 2022 ed è lì che possiamo ritornare, per trovare un altro aspetto positivo dell’eventuale arrivo dell’argentino. Dybala, in quell’occasione, manifestò tanta voglia di Inter, aspettando i nerazzurri – di fatto – fino a luglio inoltrato nonostante la condizione di svincolato. Solo quando Marotta non trovò margini per il suo ingaggio, visto il ritorno di Lukaku e la presenza in rosa di Dzeko e Correa, accettò la Roma. L’argentino – che pare si sia convinto di non essere stato convocato per la Coppa America dalla sua nazionale anche a causa della mancata vetrina della Champions League – a Milano avrebbe inoltre l’opportunità di giocare nella coppa più prestigiosa d’Europa, oltre a disputare il Mondiale per Club negli Stati Uniti. Le occasioni per mettersi in mostra sarebbero molteplici.

Un altro aspetto da tenere in considerazione è quello del minutaggio. In questa stagione alla Roma, Dybala ha giocato in totale 2670 minuti (2502 nell’annata precedente). Se prendiamo in considerazione l’Inter, 10 giocatori hanno totalizzato più minuti e si tratta di Sommer, Mkhitaryan, Barella, Lautaro, Thuram, Calhanoglu, Darmian, Acerbi, Bastoni e Dimarco. Insomma, gli infortuni sono un problema (e lo tratteremo fra poco), ma – per fare qualche esempio – Dybala ha giocato di più rispetto a Pavard, Carlos Augusto, Dumfries o De Vrij. Aspetto favorevole, se consideriamo che da Simone Inzaghi non verrebbe “spremuto” come hanno dovuto fare, per forza di cose, José Mourinho prima e Daniele De Rossi poi, visto il ruolo indiscusso di leader tecnico della Roma.

DYBALA NO>>>