Le 6 NOTIZIE che arrivano dall’intervista di Ausilio

Piero Ausilio, direttore sportivo dell'Inter, ha rilasciato un'intervista a Fabrizio Biasin nella quale ha parlato di tanti temi legati al mondo nerazzurro. Il focus del momento, visto lo scudetto già vinto e l'avvicinarsi dell'estate, non poteva che essere il calciomercato, ma c'è stato spazio anche per alcuni aneddoti risalenti agli anni passati. Abbiamo provato ad estrapolare le sei notizie principali arrivate dalle parole di Ausilio. SCORRI SCHEDE>>> COME SARÀ IL MERCATO Il direttore sportivo nerazzurro ha parlato in generale delle linee guida sulla prossima sessione estiva. A partire da una mezza smentita, perché lo stesso Ausilio - subito dopo lo scudetto - aveva risposto allo stesso Biasin affermando: "Se dico che il mercato è già finito mi credete?". Ebbene, se già in quel momento la dichiarazione era apparsa non troppo credibile, il ds ha ammesso di aver risposto "di petto" e che qualche altro movimento ci sarà. Il mercato dell'Inter, insomma, non è affatto finito. Ausilio, inoltre, ha affermato che "sarà un mercato simile a quello degli ultimi anni". Ci immaginiamo, quindi, un nuovo saldo in pareggio come nell'estate scorsa, ma con meno interventi perché le necessità di cambiare giocatori sono inferiori rispetto al 2023 (12 nuovi interpreti). Proprio come l'anno scorso e diversamente dal 2021, per fare un esempio, l'Inter non avrà necessità di cedere per sistemare i conti. E Ausilio ammette: "Se non fosse arrivata quell'offerta, ci saremmo tenuti anche Onana". Si investe quello che si incassa, insomma, in base alle opportunità che si presentano. Un altro parametro che dovrebbe rimanere invariato è quello del monte ingaggi, che - come afferma Ausilio - non scenderà né si alzerà in maniera vistosa. La rosa dell'Inter non sarà inoltre extra-large, anzi si tenterà di mantenere numericamente gli interpreti di oggi: "Preferisco avere il numero giusto e, quando c'è bisogno, attingere eventualmente ai nostri giovani". SCORRI SCHEDE>>> ATTACCO L'attenzione dei tifosi in questo periodo è orientata verso il reparto d'attacco, con molti sostenitori che chiedono una quinta punta visto l'ampio numero di partite che attende l'Inter nella stagione 2024-25. Una possibilità, quella della quinta punta, sulla quale Ausilio è rimasto tiepido: "Quest'anno abbiamo giocato con quattro punte ed è andata molto bene. Non vedo perché si debba cambiare. Se poi c'è la possibilità di prendere un nostro giovane come quinto, per farlo crescere e utilizzarlo nel caso in cui serva, è un'occasione che si può valutare". Insomma, l'eventuale quinto attaccante sarà un giovane. L'identikit potrebbe corrispondere a Valentin Carboni? Ausilio non smentisce, ma non sembra troppo entusiasta all'idea: "Per la sua qualità all'Inter può stare tranquillamente, su di lui abbiamo grandi aspettative. Però dobbiamo valutare se sia giusto portarlo qui e dargli magari poco spazio, oppure continuare a farlo crescere fuori". L'ipotesi cessione non pare contemplata, la strada più plausibile appare quella di un nuovo prestito. Interrogato sull'ipotesi Gudmundsson, Ausilio ha citato le situazioni di Arnautovic e Sanchez, non garantendo di fatto sulla permanenza del primo (pur dicendosi "strasoddisfatto") e non escludendo l'ipotesi di rinnovare il contratto del secondo: "Gudmundsson è un giocatore di qualità. Piace all'Inter e piace al Genoa, bravissimo a prenderlo. Noi però abbiamo Arnautovic che è sotto contratto e dobbiamo fare delle valutazioni su Sanchez". SCORRI SCHEDE>>> DIFESA Da settimane si parla inoltre di un possibile rinforzo in difesa, visto che tre interpreti sono over 30: Acerbi, De Vrij e Darmian. Il nome più caldo è quello di Alessandro Buongiorno del Torino, a proposito del quale Ausilio ha confermato la stima ma è sembrato più netto (rispetto all'attacco) sulla volontà di mantenere il pacchetto arretrato odierno. "Nell'immediato non pensiamo di prendere un difensore centrale, non sono previste uscite in quel reparto perché ìnessuno ci ha chiesto di andare via. Siamo a posto così, abbiamo giocatori forti e se poi i "vecchi" sono come Acerbi e Darmian, che si giocheranno gli Europei, me li tengo tutta la vita. Poi come direttore sportivo non posso dire che non mi piaccia Buongiorno, perché a me piace e tanto. Però non posso prenderli tutti...". SCORRI SCHEDE>>> UN MISTER X 'ALLA BISSECK' Ad Ausilio è stato chiesto se abbia in mente di prendere qualche giocatore che non è ancora stato citato dai giornali, un po' come fatto con Yann Bisseck un anno fa, sconosciuto ai più ma rivelatosi un ottimo innesto nella difesa nerazzurra. Un mister X, insomma. Risposta affermativa. "Sì, abbiamo delle idee, questo è il nostro lavoro. Come è successo con Bisseck. Noi avevamo cinque difensori e, pur disponendo di Darmian e Carlos Augusto che possono giocare in difesa, ci mancava una pedina lì. Poi Bisseck era solo un anticipo, sapevo che avremmo insistito su Pavard". Noi di Passione Inter avevamo già provato ad immaginare, qualche tempo fa, chi potrebbe essere il prossimo colpo di mercato alla Bisseck, con riferimento soprattutto agli attaccanti. SCORRI SCHEDE>>> RETROSCENA: DIMARCO, DZEKO, LEAO Come dicevamo in apertura, c'è stato spazio anche per alcuni retroscena. Uno su tutti a proposito di Federico Dimarco, protagonista assoluto della seconda stella interista e ritornato stabilmente da vari prestiti solo nel 2021. Dopo aver ribadito i meriti della società "per non aver mai perso il controllo del giocatore, pur prestandolo più volte" e dell'allenatore, perché "Simone Inzaghi è stato davvero illuminato vedendo in lui qualcosa che nessuno aveva visto", Ausilio ha raccontato - senza fare nomi - che qualcuno non credeva affatto in Dimarco e in un altro titolare di questa Inter. "Ci sono stati allenatori che ci hanno detto che non poteva giocare nell'Inter, allenatori di squadre in cui Dimarco aveva giocato. Succede spesso che si facciano telefonate ad allenatori o direttori sportivi di squadre in cui ci sono tuoi giocatori in prestito. Qualcuno di questi ci disse che due attuali titolari della nostra squadra non potevano neanche entrare nello spogliatoio dell'Inter". Un'altra ammissione fa invece riferimento al caso Romelu Lukaku, ovvero alle conseguenze derivanti dal dietrofront del belga nelle strategie dell'ultimo mercato. Con un riflesso diretto su Edin Dzeko: "Ci siamo lasciati in maniera più civile di come sia stato raccontato. E siamo felici che sia andata così, visto quanto fatto. L'unica ripercussione della scelta di Romelu è stata la situazione di Dzeko. Noi avevamo deciso di non tenerli entrambi perché non volevamo che si portassero via spazio a vicenda: lo dico onestamente, senza quel problema di Lukaku avremmo allungato il contratto di Dzeko. Ma chiarisco subito che Thuram sarebbe arrivato comunque". L'ultimo aneddoto è relativo ad un accordo raggiunto nel 2019 con Rafael Leao, quando il portoghese giocava ancora nel Lille: "È vero, è stato vicino all’Inter: molto, molto vicino. Avevamo l’accordo con il Lille, un accordo trovato piuttosto velocemente in un incontro a Londra con Gerard Lopez (all’epoca presidente dei francesi, ndr). Poi non abbiamo portato avanti l’accordo e con il ragazzo non siamo neanche arrivati a parlare in maniera troppo approfondita". SCORRI SCHEDE>>> RINNOVI Ultimo tema trattato, quello dei rinnovi di contratto. Con tre nomi su tutti: Lautaro Martinez, Nicolò Barella e Simone Inzaghi. Se Ausilio si dichiara chiaramente ottimista su due giocatori, considera il prolungamento del tecnico una formalità. Sull'argentino: "È una situazione normale che esiste in tutte le società quando si parla del rinnovo di un top player. A livello economico chiaramente sposta qualcosa e a tutti i club serve tempo. La cosa più importante è però che da una parte c'è una società che vuole tenere il giocatore per tanti anni e che è felice del suo capitano, dall'altra un ragazzo che ha la stessa volontà, ovvero quella di rimanere qui". Sul centrocampista: "Le dinamiche sono più o meno le stesse di Lautaro. Conosco Camano (agente di Lautaro) e Beltrami da tanti anni. Il rinnovo di Barella è qualcosa che forse nei tempi può arrivare prima di quello di Lautaro, ma questo non cambierà l'esito di entrambe le operazioni". Sull'allenatore: "Una formalità, ci siederemo intorno a un tavolo e rinnoveremo in cinque minuti. Non abbiamo neanche parlato di scadenze perché è una cosa assolutamente scontata".

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Dall'attacco al mister X sul mercato

Simone De Stefanis - Autore

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