Analisi

PRO e CONTRO di Tomas Palacios all’Inter

PALACIOS ALL’INTER, PERCHÉ SÍ

Palacios corrisponde innanzitutto a un preciso identikit stilato dalla proprietà Oaktree, che preferisce investire in cartellini di calciatori giovani e con potenziale di crescita tanto tecnico quanto economico, piuttosto che ingaggiare parametri zero vicini o sopra i 30 anni. Non è un caso, dunque, che Giuseppe Marotta e Piero Ausilio non si siano fiondati su due svincolati come Mario Hermoso o Ricardo Rodriguez.

Si tratta di una strategia che fa storcere il naso a diversi tifosi, viste le operazioni di successo completate a parametro zero negli ultimi anni anche pescando fra gli over 30, come Henrikh Mkhitaryan. Ma è anche vero che i giocatori avanti con l’età spesso si rivelano problematici da gestire nel corso del tempo e difficili da rivendere, anche perché il costo del cartellino si azzera. Un esempio ancora in casa è quello di Marko Arnautovic, ma in periodi recenti è facile pensare anche ad Arturo Vidal.

A proposito di calciatori che già fanno parte dell’organico a disposizione di Simone Inzaghi, il prototipo dell’operazione “alla Oaktree” (sebbene il proprietario, al momento dell’acquisto, fosse ancora Zhang) è Yann Bisseck. Il centrale tedesco è arrivato per soli 7 milioni di euro e in una sola stagione il suo valore si è quasi quadruplicato, come dimostra la recente offerta del West Ham da 30 milioni di euro, poi rifiutata dall’Inter.

Palacios ha due anni in meno di Bisseck (classe 2003 il primo, 2001 il secondo), ma la speranza di tutti in casa nerazzurra è che l’attività di scouting sia egualmente fruttuosa nei risultati. L’argentino colpisce per capacità di abbinare stazza fisica (196 cm) e capacità tecniche, oltre a una discreta abilità nel dribbling (se la paragoniamo al ruolo che occupa) e a un bel tiro da fuori.

L’Inter aggiungerebbe un nuovo elemento giovane a una rosa che inevitabilmente andrà svecchiata nei prossimi anni e che contro il Genoa, nei titolari, si presentava con quattro giocatori parecchio avanti con l’età (Sommer, Acerbi, Darmian, Mkhitaryan). Palacios – come detto – offre un buon materiale di base, ma Simone Inzaghi avrà bisogno di lavorare parecchio su un giocatore che, a differenza di Bisseck, non ha mai giocato in Europa. E se pensiamo all’esordio in Serie A dell’Inter, vediamo che il processo di maturazione del difensore nerazzurro non è ancora completo.

PERCHÉ NO>>>

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Simone De Stefanis

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