Chi è Lazar Samardzic: il sinistro fatato con gli occhi di mezza Europa addosso
L'identikit del talentuoso centrocampista dell'Udinese
Lazar Samardzic è ad un passo dal trasferimento all’Inter. Il serbo viene considerato un futuro top del ruolo, motivo per cui la dirigenza nerazzurra sembra disposta anche a fare un investimento importante per assicurarselo. Vediamo quindi insieme l’identikit di Samardzic.
Chi è Samardzic
DATA DI NASCITA: 24/02/2002
NAZIONALITÀ: serba
ALTEZZA: 1,84m
PIEDE: sinistro
SQUADRA: Udinese
SCADENZA CONTRATTO: 30 giugno 2026
VALUTAZIONE: 20-25 milioni di euro
Carriera
Pur se di nazionalità serba, Samardzic nasce a Berlino e cresce nel settore giovanile dell’Hertha Berlino. L’esordio in prima squadra avviene a soli 18 anni, il 22 maggio 2020, dopo aver compiuto un percorso di formazione condito da numeri impressionanti: su tutti, i 40 gol e 14 assist in 40 presenze complessive con l’Under 17. Nell’estate del 2020 viene immediatamente ceduto e a spuntarla è il Lipsia, che si assicura un ragazzo su cui diversi club stavano già iniziando a mettere gli occhi. Nonostante il talento cristallino e la piazza apparentemente perfetta per coltivarlo, Samardzic fatica ad ambientarsi e, dopo una sola stagione in cui ha accumulato 9 presenze e 1 assist, l’Udinese sceglie di scommettere su di lui. Il 5 agosto 2021 lo acquista per soli 3 milioni di euro più una percentuale sulla futura rivendita, e ora, dopo soli due anni, vale già quasi dieci volte tanto.
Le due stagioni con l’Udinese sono state di tante luci, ma anche qualche ombra. L’esordio è stato con il botto: 12 settembre 2021, scende in campo all’81esimo di Spezia-Udinese e dopo 8 minuti trova il gol del definitivo 0-1 dopo una grande finta di sinistro e un destro scagliato da appena dentro l’area di rigore. Fatica però a trovare continuità e la fiducia di Gotti, chiudendo la stagione con 24 presenze totali (con soli 679 minuti in campo), condite da 2 gol e 3 assist.
Il secondo anno comincia altrettanto bene: l’Udinese di Sottil parte fortissimo e Samardzic nelle prime giornate trova il gol del momentaneo 2-0 contro la Roma e dell’1-2 contro il Sassuolo al 91esimo. Il minutaggio cresce, così come la fiducia del club nei suoi mezzi: la stagione si concluderà con 39 presenze (1901 minuti), 5 gol e 4 assist.
Caratteristiche
Samardzic nasce come trequartista di grande qualità e con un’impostazione molto verticale. È però molto duttile ed in carriera ha già coperto anche il ruolo di mezzala, centrocampista centrale e a tratti anche di seconda punta. A saltare immediatamente all’occhio guardandolo giocare sono le sue qualità tecniche: con il piede sinistro fa quello che vuole, ma se la cava bene anche con il destro e a tutto questo aggiunge, ora, anche una buona dose di fisicità.
Il tiro verso la porta è la sua arma migliore. Con il mancino sa calciare sia di precisione che di potenza, tanto che nella scorsa stagione, in Europa solo Messi (il suo giocatore preferito), Valverde e Griezmann hanno segnato più gol da fuori area di lui. Attenzione però anche alle doti da passatore: la verticalizzazione a mandare il compagno uno contro uno contro il portiere è un’altra delle frecce più letali al suo arco.
Qualora venisse acquistato, quindi, all’Inter arriverebbe un giocatore molto interessante. Da una parte, Samardzic ha già mostrato qualità e consapevolezza nei propri mezzi, che lo portano a saper gestire il pallone anche in situazioni difficili. Inoltre, alle doti da trequartista con le quali è nato ha già iniziato a sommare minuti ed esperienza da mezzala in un 3-5-2, ruolo che ritroverebbe anche a Milano. Ad oggi è ancora presto per dire che sia già un centrocampista box to box, ma nell’Udinese ha già fatto intravedere anche capacità di aiuto nella gestione dell’uscita dal basso in supporto al regista.
Valutazione finale
È difficile non dire che, ad oggi, Samardzic sia un grande sì. Vedendolo giocare si rimane conquistati dal suo stile e dalla sua tecnica, ed immaginarlo in una mediana con al suo fianco Calhanoglu e Barella è qualcosa di terribilmente accattivante. L’investimento da 20 milioni circa è sì rischioso, ma in futuro probabilmente pagherà. L’impatto a San Siro potrebbe essere inizialmente complesso, soprattutto dal punto di vista mentale. Ma le qualità per diventare un top del ruolo ci sono tutte.