In ripresa dopo le due sconfitte di fila incassate in una settimana da incubo tra derby e Bayern Monaco, l’Inter si appresta ad affrontare l’ultima gara di questa primissima fase di campionato. Nel primo lunch match della stagione, la formazione di Simone Inzaghi se la dovrà vedere questa domenica in trasferta contro l’Udinese, una della squadre più in forma in Serie A.
Una partita che si preannuncia dunque molto complicata e che potrebbe allontanare definitivamente i fantasmi delle scorse settimane. Tra le possibili mosse pensate da Inzaghi nelle ultime ore, starebbe prendendo piede la possibilità di riconfermare Francesco Acerbi tra i titolari nei tre di difesa. L’ottima prestazione contro il Viktoria Plzen ha impressionato il tecnico piacentino che nella gara di Udine potrebbe schierarlo sia da perno centrale al posto di de Vrij che da braccetto di sinistra preferendolo a Bastoni.
Parlando di centrali, un altro tema caldo del momento riguarda il rinnovo di Milan Skriniar. Il contratto del centrale slovacco andrà in scadenza il prossimo 30 giugno 2023, per questa ragione vi è la necessità di estendere quanto prima l’accordo con il calciatore. Secondo le ultime informazioni raccolte dalla nostra redazione, i primi colloqui potrebbero andare in scena nelle prossime due settimane, vale a dire nel bel mezzo della sosta per le nazionali. Rispetto all’intesa sui 5,5 milioni che era stata raggiunta ad inizio estate, Skriniar vorrebbe chiudere sui 6,5. Questo perché, com’era prevedibile, l’assalto delle scorse settimane del Psg ha spinto il difensore ad aumentare le pretese sul rinnovo contrattuale. Ad ogni modo non dovrebbero esservi grandi intoppi.
In attesa dell’apertura del dibattito pubblico, inizialmente previsto per il 19 settembre (potrebbe slittare dopo le elezioni del 25), il Corriere della Sera ha diffuso alcuni estratti della Relazione tecnica del progetto del nuovo San Siro. Nello specifico a pagina 99, in riferimento allo stadio, si legge: “Per il quale si prevede la completa demolizione e non più il mantenimento di una porzione. A differenza della precedente proposta, nessuna vestigia dell’attuale stadio ‘G. Meazza’ sarà oggetto di conservazione e rifunzionalizzazione”.
L’investimento che sarà sempre di 1,2 miliardi di euro e i due club si prevedono un aumento dei ricavi pari a 120,4 milioni di euro. Le due società ipotizzano che i lavori possano partire da gennaio 2024, per un totale di 80 mesi per l’intero completamento delle opere previste. La fine dei lavori, dunque, dovrebbe avvenire nel luglio 2030.
Di stretta attualità il tema legato alla seconda maglia dell’Inter. Slitta ancora, infatti, la vendita al pubblico, contrariamente alle previsioni di inizio settembre comunicate dal club. Per metà ottobre, invece, è previsto il lancio della terza maglia dell’Inter della stagione 2022/23.
Chiudiamo infine con il tema che riguarda la cessione del club. Con queste dichiarazioni, Marotta nei giorni scorsi ha aperto al possibile cambio di proprietà, specificando però l’eventuale cessione dipenderà esclusivamente dalla volontà della famiglia Zhang. Dopo il mandato affidato alle di Goldman Sachs sulla ricerca di possibili compratori, si stanno attivando fondi importanti che mostrano interesse, soprattutto dagli USA si parla di Stephen Ross, proprietario dei Miami Dolphins.
Con il progetto stadio pronto a decollare, effettivamente sembra il miglior momento per un passaggio di consegne. Altre circostanze, poi, portano a pensare che Suning voglia realmente chiudere la sua esperienza all’Inter. Dalla scadenza del prestito di Oaktree del maggio 2024, passando per l’ultimo bond emesso in scadenza nel 2027 e il nuovo Settlement Agreement con l’Uefa che potrebbe dare una grande mano ad un eventuale nuovo proprietario, con più liberta al primo anno di insediamento.
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