Tutte le tappe del lungo inseguimento dell’Inter a Taremi
Storia del feeling tra i nerazzurri e il centravanti
Mehdi Taremi all’Inter è un’operazione in dirittura d’arrivo: l’attaccante attualmente al Porto sbarcherà a Milano la prossima estate a parametro zero. Quello verso l’iraniano non è però un interesse che nasce da poche settimane, bensì un lungo inseguimento che solo fra qualche mese troverà l’epilogo voluto e desiderato da tutte le parti in causa.
Il flirt dopo il tradimento di Lukaku
Riallacciamo il nastro e torniamo alla scorsa estate, mese di luglio. L’Inter ha ingaggiato Marcus Thuram e sembra prossima a concretizzare il terzo arrivo di Romelu Lukaku a Milano, questa volta a titolo definitivo. Con il Chelsea è tutto fatto, poi succede quello che tutti sappiamo e inevitabilmente spiazza Marotta e Ausilio, costringendoli a cambiare il piano in corsa.
Sono giorni bollenti in tutti i sensi, l’Inter comincia a guardarsi intorno e vaglia vari nomi sui quali destinare il budget inizialmente riservato al belga. Si parla di Gianluca Scamacca, di Folarin Balogun ma anche – e tanto – proprio di Mehdi Taremi. Il club nerazzurro è parecchio attratto dalle doti di quell’attaccante classe 1992 affrontato in primavera agli ottavi di Champions League e che solo Onana ha limitato con un paio di miracoli.
A impressionare sono i numeri in fase realizzativa delle stagioni al Porto: 23 gol nel 2020-21, 26 nel 2021-22 e addirittura 31 nel 2022-23. Marotta e Ausilio, inoltre, sono incentivati dalla situazione contrattuale dell’attaccante: è in scadenza nel 2024. Ci si aspetta una richiesta economica del Porto che tenga conto del serio rischio di perderlo a zero (come effettivamente accadrà), ma i Dragoni sparano alto e la cifra è intorno ai 20 milioni di euro. Per l’Inter sono troppi, considerato anche l’impegno in Coppa d’Asia che lo porterà via per più di un mese in una fase cruciale della stagione (previsione azzeccata, quello attuale è un momento cruciale per davvero).
Taremi quasi milanista
Un orientamento, quello nerazzurro, che non corrisponde a quello del Milan. I rossoneri, infatti, hanno bisogno di un altro centravanti da aggiungere a Giroud e, sul finire del mercato, sembrano disposti ad accontentare le richieste del Porto e raggiungono una base d’accordo.
Quando Taremi e il Milan sembrano vicinissimi, però, ecco il disaccordo sull’ingaggio dovuto anche a un presunto moltiplicarsi di agenti intorno al calciatore che cambiano le carte in tavola. Dopo alcuni giorni di tentativi la trattativa salta: Furlani e Moncada fanno di Luka Jovic il vice Giroud sul gong del mercato.
Taremi interista
Si può dire che la fine di quel mercato, con il giocatore che rimane al Porto, rappresenti l’incubatrice del Taremi interista. Lo sviluppo dell’ultima sessione estiva nerazzurra, infatti, si rivela diversa rispetto al previsto: Marotta e Ausilio decidono di tamponare le necessità offensive con due soluzioni temporanee come Arnautovic e Sanchez, calciatori esperti e dai costi contenuti. Ma questo svela, a posteriori, anche la strategia nerazzurra: posticipare lo sbarco di Taremi di un anno.
Fin dall’autunno, i nerazzurri cominciano a lavorare ai fianchi dell’iraniano e del suo entourage, recependo sin da subito la volontà di non rimanere in Portogallo e incassando il pieno gradimento verso il trasferimento nella Milano nerazzurra, quindi la disponibilità a trattare. Trascorrono le settimane e l’Inter capisce di non avere rivali: Taremi vuole solo la Beneamata. C’è anche un piccolo tentativo di anticipare l’arrivo a gennaio, ma anche in questo caso il Porto chiede troppo. Nulla da fare, il destino è già scritto.
Si arriva così a oggi, con un accordo praticamente definito e la felicità di tutte le parti in causa. Beppe Marotta e Piero Ausilio sono pronti ad arricchire la collezione di colpi a zero, Simone Inzaghi avrà un’alternativa di primo livello alla coppia Thuram-Lautaro, Mehdi Taremi si cimenterà per la prima volta in carriera con uno dei top 5 campionati europei. Era un “ora o mai più“, d’altronde, visti i 32 anni da compiere a luglio.
Adesso ci sarà da concludere la Coppa d’Asia, poi l’iraniano ritornerà a battagliare per il vertice del campionato domestico con il Porto che insegue Sporting Lisbona e Benfica, oltre che negli ottavi di Champions contro l’Arsenal a febbraio. In estate l’inizio di una nuova vita, con i nuovi obiettivi che si chiameranno scudetto e Champions League. Perché Taremi l’ha vista da vicino, nel febbraio e marzo 2023, una squadra destinata a sfiorare la coppa più prestigiosa il successivo 10 giugno a Istanbul. Questa volta punta a farne parte, per ripetere lo stesso percorso e magari ambire all’epilogo più felice. Con i suoi gol.