Calciomercato Inter, ufficiale: saldo finale e impatto a bilancio
Il resoconto dell'attività nerazzurra sul mercato
Ieri sera si è ufficialmente chiusa la finestra estiva del calciomercato in Italia e nei principali campionati europei. Una sessione che non ha visto l’Inter tra le principali protagoniste per una ragione di fondo: il club nerazzurro, infatti, aveva già definito in primavera gli acquisti a costo zero di Zielinski e Taremi. Dopo aver blindato tutti i propri big, dunque, la dirigenza si è limitata a puntellare una rosa già fortissima con gli innesti di Josep Martinez, Tomas Palacios e diversi giovani aggregati alla Primavera.
Stando al report di Calcio&Finanza, considerando le entrate e le uscite di questa estate, l’Inter ha generato un impatto positivo per +8,9 milioni di euro sul bilancio 2024/25. Un risultato a cui hanno contribuito le plusvalenze realizzate, gli incassi dai prestiti, il risparmio di ammortamento e sull’ingaggio lordo dei calciatori che hanno salutato il club. Questi, infatti, hanno consentito all’Inter di risparmiare 39 milioni di euro, contro i 30,1 generati dai costi dovuti agli ingaggi (valore di acquisto più stipendio) dei nuovi acquisti.
Per quanto riguarda il rapporto tra entrate e uscite dei cartellini, l’Inter ha registrato sul calciomercato 2024/25 un saldo negativo pari a circa -6 milioni di euro. Questo perché vengono considerate le cessioni a titolo definitivo, dunque i ‘soli’ 14 milioni di euro ricavati dagli addii di Oristanio, Agoumé e Zanotti, e i prestiti onerosi di Carboni e Satriano (2 milioni) contro i 20 investiti per Martinez e Palacios.
Con il riscatto obbligatorio di Satriano fissato a 5 milioni con il Lens, il saldo complessivo si avvicinerà al pareggio. Un calcolo da cui viene escluso Valentin Carboni: se l’attaccante argentino venisse riscattato dal Marsiglia al termine di questa stagione, l’Inter incasserebbe altri 36 milioni di euro per una plusvalenza monstre. Il club nerazzurro avrebbe in ogni caso la possibilità di contro-riscattarlo versando 4 milioni in più ai francesi.