Pro e Contro di Gudmundsson all’Inter
L'analisi sul possibile nuovo acquisto
Uno dei profili che l’Inter cercherà di agganciare nel prossimo calciomercato estivo corrisponde sicuramente a un attaccante. I nerazzurri ripartiranno da Lautaro, Thuram e hanno già ingaggiato Taremi, mentre saluteranno Sanchez. Resta l’incognita relativa ad Arnautovic, che orienterà le strategie di Marotta e Ausilio: se l’austriaco dovesse salutare, allora ci sarebbe spazio per un nuovo innesto in rosa.
In tal caso, il primo obiettivo in casa nerazzurra sarebbe Albert Gudmundsson. Classe 1997 del Genoa, l’islandese ha già manifestato il proprio desiderio di continuare la carriera in Italia, dove vive dal 2022 quando è approdato al Grifone nel mercato di gennaio, oltre ad aver espresso il gradimento per la soluzione Inter. Ma sarebbe l’innesto giusto per la squadra di Simone Inzaghi del 2024-25?
Perché sì
Gudmundsson potrebbe rivelarsi il profilo perfetto per completare l’attacco interista. I nerazzurri conteranno su due certezze come Lautaro e Thuram, ma Taremi potrebbe aver bisogno di tempo per inserirsi nel calcio italiano e apprendere i meccanismi del sistema Inzaghi, anche perché il 32enne non ha mai giocato in nessuno dei cinque campionati top. L’islandese del Genoa, invece, conosce già la Serie A e quest’anno ha disputato una stagione da protagonista.
Diversamente da Taremi, il cui punto di forza resta l’abilità in area di rigore nonostante sappia svariare sul fronte offensivo, Gudmundsson è una seconda punta pura. Ma attenzione, perché l’Inter si doterebbe di un calciatore che – nonostante un raggio d’azione più arretrato – sa essere prolifico come un centravanti. Parlano per lui i numeri di questa stagione: 16 gol e 4 assist in 34 presenze complessive fra Serie A e Coppa Italia.
Le caratteristiche del classe 1997 potrebbero poi rivelarsi preziosissime per l’Inter del futuro. Gudmundsson è dotato di un’ottima qualità di base che gli permette di essere pericoloso sui calci piazzati, sui tiri da fuori ma soprattutto di tentare ed effettuare dribbling con costanza ed efficacia. La sua rapidità e la capacità di associarsi con i compagni, inoltre, consentirebbe di formare coppie ben assortite con tutti e tre gli eventuali colleghi di reparto: ha i mezzi per esaltare le doti di Lautaro, Thuram e Taremi. Nessuno escluso.
Perché no
Venendo alle controindicazioni, troviamo la classica (ma doverosa) incognita dell’ambientamento in una big. A 27 anni, Gudmundsson ha giocato da protagonista soltanto in Olanda con l’Az Alkmaar e si appresta a concludere la sua prima stagione in Serie A, dopo i sei mesi nel 2021-22 e la Serie B del 2022-23. I risultati sono stati finora ottimi, ma non si può dare per scontato che mantenga gli stessi standard di rendimento, specialmente trovandosi in una situazione diversa in cui non sarà titolare fisso e dovrà sfruttare le possibilità concesse da Inzaghi, con tanto di pressioni che l’ambiente Inter (come tutti i grandi club) automaticamente comporta.
Un altro aspetto sfavorevole potrebbe essere rappresentato dal costo del cartellino. Secondo quanto risulta, la richiesta del Genoa si attesta già oggi sui 35 milioni di euro e potrebbe lievitare in caso di inserimenti decisi da parte di altri club italiani (piace a Juventus e Napoli), ma soprattutto esteri e in particolare inglesi. Parliamo di una cifra importante, specialmente in questo momento storico per l’Inter e a prescindere dalla formula (titolo definitivo o prestito con obbligo di riscatto) servirà essere davvero convinti prima di procedere all’investimento, che passerà necessariamente da una o più cessioni capaci di finanziarlo.